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Il premio ‘Bearzot’ va a Simone Inzaghi. Gravina: “Straordinario rappresentante dell’evoluzione della scuola italiana”

Il tecnico dell’Inter sarà premiato il 22 aprile nel Salone d’Onore del CONI: “Dedicato a chi ha lavorato con me e alla mia famiglia”. Premio speciale alla carriera a Livio Berruti, a Matteo Marcenaro il premio intitolato a Stefano Farina

venerdì 8 marzo 2024

Il premio ‘Bearzot’ va a Simone Inzaghi. Gravina: “Straordinario rappresentante dell’evoluzione della scuola italiana”

Simone Inzaghi è il vincitore della 13ª edizione del premio nazionale ‘Enzo Bearzot’. Il tecnico dell’Inter, finalista della passata edizione di Champions League e in testa al campionato di Serie A, succede nell’albo d’oro al Ct azzurro Luciano Spalletti, aggiudicandosi il premio promosso dall’Unione Sportiva ACLI e dalla FIGC.

L’annuncio, come da tradizione, è stato dato oggi pomeriggio nella sala ‘Paolo Rossi’ della Federcalcio, dopo che in mattinata, presso la sede Acli di Roma, la giuria presieduta dal presidente federale Gabriele Gravina e dal numero uno dell'Us Acli Damiano Lembo aveva scelto di assegnare il riconoscimento all’allenatore nerazzurro, che sarà premiato lunedì 22 aprile (diretta su Rai Sport) nel Salone d’Onore del CONI. La giuria ha assegnato il premio speciale alla carriera a Livio Berruti, ex velocista azzurro e oro olimpico nei 200 metri ai Giochi Olimpici di Roma ’60. 

“Tecnico duttile e pragmatico – si legge nella motivazione del premio - Simone Inzaghi alimenta la costanza dei successi delle sue squadre con un calcio brillante e propositivo che nell'esperienza all'Inter ha trovato vette altissime. Accomunato ad Enzo Bearzot dalla serietà caratteriale e dall'avere coronato in panchina il percorso di crescita nel calcio dopo la carriera in campo, Inzaghi lo ricorda anche nella gestione del cosiddetto spogliatoio con una leadership allo stesso tempo severa e paternamente affettuosa. Caratteristica che - come fu per il Vecio - è fondamentale per i suoi risultati”.

Messo a conoscenza della decisione della giuria, Inzaghi ha inviato un messaggio manifestando tutta la sua soddisfazione: “Sono profondamente grato per questo prestigioso premio intitolato a un così grande allenatore e uomo del calcio. Questo riconoscimento non sarebbe stato possibile senza il sostegno straordinario di tutti coloro che in questi anni hanno lavorato con me. Dedico questo premio a loro e alla mia famiglia”.

A fare gli onori di casa nella sala ‘Paolo Rossi’ il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “È un grande piacere ritrovarci qui ogni anno per presentare un premio speciale, intitolato a un monumento del calcio italiano come Enzo Bearzot, che si pone l’obiettivo di coltivarne la memoria, tramandandone i valori e il grande amore per il nostro sport. È motivo di grande emozione avendo avuto anche il piacere e la fortuna di essere un suo discepolo, voglioso di apprendere alcuni suoi valori di trasmissione, capacità, di sentimenti come vice presidente del Settore Tecnico quando Bearzot era presidente. Per la FIGC è un onore promuovere questo premio insieme all’US Acli, anche perché è la dimostrazione palese di come la Federazione e un ente di promozione sportiva serio e sensibile possano collaborare fattivamente per promuovere le diverse dimensioni del gioco del calcio”. Sui due premiati il presidente federale ha aggiunto: “La decisione di premiare Simone Inzaghi è maturata unanimemente perché, come è stato indicato nella motivazione, l’attuale allenatore dell’Inter ha raggiunto il pieno livello di maturità, dentro e fuori dal campo, come sarebbe piaciuto a Bearzot. È uno straordinario rappresentante dell’evoluzione, in senso spettacolare, della cosiddetta scuola italiana. Ho sempre apprezzato il suo forte senso di appartenenza ai Club che allena, rimanendo per diverse stagioni e cementando rapporti con staff, calciatori e tifosi. Per quanto riguarda il riconoscimento speciale alla carriera per Berruti c’è poco da aggiungere: è un mito dello sport italiano, del quale mi piace sottolineare l’atteggiamento positivo anche quando ha avuto delle difficoltà nella vita, rappresentato da una frase che ha detto il giorno del suo 80° compleanno: ‘I miei 80 anni sono il punto d’arrivo di una lunga volata vissuta con tante sfide al destino, in continua ripartenza. È importante guardare sempre avanti con curiosità. Io non l’ho ancora persa’”.

“Riconosciuto dai suoi calciatori e dal suo staff come un leader amico – ha dichiarato il presidente dell’US ACLI Damiano Lembo - Simone Inzaghi è il tecnico giusto per proseguire la tradizione del Premio Bearzot. Negli anni ha saputo costruire una carriera fatta non solo di successi, ma di rispetto e valori, riconosciuti dalle squadre che ha allenato e dai suoi avversari. Siamo giunti ormai alla 13ª edizione e ritrovarci qui ogni anno è la testimonianza di quanto questo premio sia cresciuto nel tempo. Un ringraziamento va ai tanti amici e compagni di viaggio che hanno fatto sì che questa manifestazione raggiungesse questo livello. Primo tra tutti il mondo dell’Us Acli, poi la FIGC, la stampa sportiva che arricchisce la giuria, il Coni e Sport e Salute. Un lavoro di squadra fondamentale per la buona riuscita del premio”.

Il presidente dell’AIA Carlo Pacifici ha poi annunciato il vincitore della 5ª edizione del premio in memoria dell’ex arbitro e designatore ‘Stefano Farina’, scomparso nel maggio del 2017. Il premio, destinato agli arbitri emergenti, è stato assegnato a Matteo Marcenaro di Genova per essersi distinto nella stagione sportiva in corso: “Stefano Farina – ha ricordato Pacifici – ha sempre creduto nei giovani e nel rinnovamento della nostra associazione”.

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In FIGC l'annuncio del vincitore della 13ª edizione del premio Enzo Bearzot