Il mondo del calcio unito contro il razzismo. Anche Rivera in visita al 'Binario 21'
mercoledì 24 gennaio 2018
Uniti contro il razzismo. Il mondo del calcio ha risposto all’appello lanciato dalla FIGC riunendosi al 'Binario 21' di Milano e visitando il Memoriale della Shoah. E’ il luogo da cui ebbe inizio l’orrore della Shoah, da dove partirono, tra il 1943 e il 1945, treni pieni di deportati ebrei diretti ai campi di sterminio nazisti. In tanti partirono, in pochissimi tornarono: tra i superstiti c’è Liliana Segre, nominata senatrice a vita nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ad accogliere i visitatori c’è la scritta “Indifferenza” e un muro chiamato il “Muro dei Nomi”, con le 774 persone che vennero deportate: in bianco le vittime e in giallo i pochi sopravvissuti. All’interno del memoriale c’è anche un luogo di riflessione, ricavato in una fossa di traslazione della stazione.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione del Memoriale, nasce come risposta agli episodi di antisemitismo, di xenofobia, di incitamento alla violenza, uno dei temi che la FIGC porta avanti ponendosi in prima linea nella lotta a episodi che sempre più spesso sporcano l’immagine del calcio.
Hanno risposto in tanti a questo appuntamento; oltre al presidente della FIGC e commissario straordinario della Lega di Serie A Carlo Tavecchio, la Federazione era rappresentata dal presidente del Settore Tecnico Gianni Rivera. “E’ stata una cerimonia molto toccante – ha dichiarato Rivera – è impossibile solo immaginare quello che è accaduto dentro questi treni. Purtroppo di antisemitismo si parla ancora oggi e se ne parla anche a proposito del calcio; è un fenomeno che merita una corretta attenzione, che va combattuto a tutti i livelli socialmente e culturalmente. Se questa logica entra anche nello sport, forse riusciremo a diminuire il rischio”.