
‘Il calcio non dimentica’: la FIGC celebra la Giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
La trentesima edizione della Giornata, che ricorre il 21 marzo, si è svolta a Trapani nel segno di Libera, cartello di associazioni contro le mafie nato nel 1994 su idea di don Luigi Ciottivenerdì 21 marzo 2025

‘Il vento della memoria semina giustizia… il calcio non dimentica’. Attraverso le grafiche e il messaggio social di Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale maschile, la FIGC si unisce alla celebrazione della Giornata nazionale della memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La trentesima edizione della Giornata, che ricorre ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, si è svolta oggi a Trapani ed è stata promossa come di consueto da Libera, cartello di associazioni contro le mafie nato nel 1994 su idea di don Luigi Ciotti.

Una ricorrenza che ha l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle storie delle vittime innocenti e di quanti oggi subiscono la violenza mafiosa, partendo dalla memoria di quelle storie per dare una lettura attuale della presenza mafiosa, generando percorsi di partecipazione civile, come dimostrato dalla manifestazione odierna. Sono infatti circa cinquantamila le persone che hanno sfilato per le vie del centro storico di Trapani, alla presenza di oltre 500 familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia.
La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Da allora molta strada è stata fatta. Innumerevoli sono state le iniziative (anche da parte della Federazione), i percorsi di cambiamento proposti e realizzati: beni confiscati, memoria, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime e di coloro che hanno scelto di allontanarsi dal contesto mafioso, formazione scolastica e universitaria, sono solo alcuni degli snodi più importanti dell’impegno collettivo di questo quarto di secolo.
In questi anni anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi in alcuni casi più nascoste ma più invasive e pericolose per le nostre comunità e la nostra economia. Dunque l’azione contro le mafie e la corruzione è un’azione che deve innovarsi, essendo capace di leggere la complessità del presente, guardando le radici della storia ma con lo sguardo rivolto al futuro libero che vogliamo costruire.