Attualità

Il calcio cinese visita la FIGC, obiettivo un accordo di collaborazione

martedì 15 settembre 2009

Il calcio cinese visita la FIGC, obiettivo un accordo di collaborazione

Una rappresentanza della Federcalcio guidata dal Vice presidente Demetrio Albertini ha incontrato in serata nella sede di via Allegri, a Roma, la delegazione della Federazione Calcistica della Repubblica Popolare Cinese in visita in questi giorni in Italia per la stipula di un accordo di scambio e collaborazione che mercoledì mattina sarà siglato a Palazzo Chigi alla presenza del Sottosegretario allo Sport On. Rocco Crimi. L’incontro, le cui premesse erano state poste preliminarmente il mese scorso a Pechino in occasione della disputa della Supercoppa di Lega, è stato incentrato sull’approfondimento relativo agli aspetti istituzionali del calcio italiano, con particolare riferimento al funzionamento e organizzazione delle strutture federali in tutti i suoi aspetti. I rapporti con le varie componenti federali, il sistema giudiziario sportivo, le problematiche legali e i rapporti con i massimi organismi internazionali del calcio, il settore arbitrale, la struttura del Club Italia, il settore della formazione e quello giovanile, aspetti che, nelle parole del capo delegazione cinese Cui Dalin , Presidente federale e Vice ministro dello Sport, rappresentano un punto di riferimento importante in un’ottica di acquisizione del know-how necessario a ottimizzare il processo di sviluppo del movimento calcistico nazionale. “Il calcio italiano ha una enorme influenza su quello cinese, come testimoniato dal grande successo della Supercoppa tra Inter e Lazio alla quale ho assistito insieme al vice presidente Demetrio Albertini. La stragrande maggioranza dei Cinesi ama il calcio italiano e ogni settimana ci è offerta l’opportunità di assistere alle gare della Serie A su tutto il territorio nazionale – dice Cui Dalin – Peccato che il nostro livello non ci consenta di ancora di poter competere con voi con una certa continuità. Anche per questo siamo qui, perché abbiamo moltissimo da imparare e lo facciamo cercando di confrontarci con chi, come voi, è più avanti. Nel 1992 – ricorda il presidente della Federcalcio cinese – iniziammo a sviluppare il professionismo nel nostro Paese dotandoci di un metodo di lavoro. Da allora siamo migliorati, ma non c’è stato ancora quel salto di qualità radicale, dunque rimane ancora molta strada da fare. La possibilità di poter collaborare con la FIGC ci consente di guardare al futuro con fiducia e, ne siamo certi, sarà una grande opportunità per entrambi”.