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Gravina ospite delle celebrazioni per i 250 anni della Guardia di Finanza: "Uno dei punti fermi in cui credere e riconoscere i valori più alti dell'Italia"

Il presidente della FIGC e il capodelegazione della Nazionale collegati con Piazza del Popolo dal ritiro di Iserlohn: "Nel campo dell’innovazione, sicuramente la Guardia di Finanza è una realtà tra le più moderne e con la maglia Azzurra, seppur con le doverose differenze, rappresentano due realtà molto importanti per questo Paese"

domenica 23 giugno 2024

Gravina ospite delle celebrazioni per i 250 anni della Guardia di Finanza:

Collegati da Iserlohn, quartier generale della Nazionale per EURO 2024, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il capodelegazione della Nazionale Gianluigi Buffon hanno voluto celebrare i 250 anni della Guardia di Finanza. All'interno dell'evento, in corso a Roma in Piazza del Popolo, anche un talk dal titolo "Lo sport come educazione di vita", moderato dal giornalista Alessandro Alciato e che ha visto la partecipazione di due campioni del mondo come Gianluca Zambrotta e Marco Amelia, del Prof. Leandro Pecchia, Responsabile scientifico per il progetto “Scopriamo l’autismo”, di Massimiliano Maselli, Assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio, e di due atleti delle Fiamme Gialle, Antonio Rossi (cinque medaglie olimpiche nella canoa tra il 1992 e il 2004) e Dorothea Wierer, campionessa mondiale di biathlon e vincitrice di tre medaglie olimpiche.

“Innanzitutto consentitemi di ringraziare la Guardia di Finanza e il Comandante Generale per l’invito a partecipare a questo panel e per aver voluto legare la celebrazione per questo importante anniversario allo sport, in particolare alla FIGC e alla Nazionale azzurra - le parole di Gravina -. L'entusiasmo che ci ha accolti qui in Germania è straordinario a testimonianza di come l’Italia sia apprezzata anche all’estero e questo è un elemento cui contribuisce tutto il sistema Italia, non solo il calcio. Tradizione e futuro, o meglio come costruire il domani valorizzando quanto di buono fatto nel passato, ritengo sia la chiave del successo in tanti ambiti, anche quello calcistico. Parlando di Nazionale, vi faccio un esempio: anche qui in Germania, schierando una squadra giovane e con poca esperienza internazionale, abbiamo voluto comunque custodire e trasmettere tanto del nostro glorioso passato allestendo uno spazio espositivo molto bello del nostro Museo del Calcio di Coverciano, dove calciatori e tifosi hanno potuto ammirare memorabilia di diverse generazioni azzurre. La tradizione racconta chi siamo e ispira il futuro di cui comunque non dobbiamo avere paura, sia in Federcalcio come in campo con gli Azzurri stiamo cercando di innovare e sono sicuro che questo processo sia un processo di grande valore. L’importante è non rimanere prigionieri del passato, perché il futuro bisogna conquistarselo giorno dopo giorno”.

Gravina ha trovato anche dei punti di contatto tra la Nazionale e la Guardia di Finanza.  “Nel campo dell’innovazione, sicuramente la Guardia di Finanza è una realtà tra le più moderne e con la maglia Azzurra, seppur con le doverose differenze, rappresentano due realtà molto importanti per questo Paese. Agendo in ambiti diversi e con competenze ovviamente molto distanti, sono dei veri punti fermi in cui credere e in cui orgogliosamente riconoscere i valori più alti della nostra Nazione. Per questo vorrei ringraziare anche tutto il personale e gli agenti in servizio in tutta la Penisola per il lavoro che svolgono quotidianamente”.