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Gravina all'apertura di 'The Coach Experience': "Anche nel calcio italiano c'è bisogno di costruire dal basso, con una strategia e l'apporto di tutti"

Il presidente tra i relatori della tavola rotonda che ha aperto l'evento di Rimini organizzato da AIAC: "La federazione ha il dovere e la mission di valorizzare il calcio di base, quello dilettantistico, quello amatoriale, quello del Settore Giovanile e Scolastico. E lo facciamo bene, lo dicono i numeri e i risultati"

giovedì 6 giugno 2024

Gravina all'apertura di 'The Coach Experience':

La tavola rotonda 'Costruzione dal basso - Il progetto tecnico sportivo nel contesto delle riforme' ha aperto, alla Fiera di Rimini, “The Coach Experience”, evento di aggiornamento per i tecnici alternativo a quello online (sulla piattaforma stcorsi.it) organizzato dall'AIAC con la valorizzazione del Settore Tecnico. 

Il presidente AIAC Renzo Ulivieri e il presidente AIC Umberto Calcagno hanno riportato le proposte condivise dalle due componenti tecniche, presentate nel corso dell’incontro da Simone Perrotta (responsabile dipartimento Junior AIC), Giancarlo Camolese (vicepresidente AIAC) e Fabio Poli (responsabile organizzativo AIC), e discusse nella tavola rotonda di confronto alla quale hanno partecipato Gabriele Gravina (Presidente FIGC), Giancarlo Abete (presidente LND), Matteo Marani (presidente Lega PRO), Gabriele Nicolella (responsabile area legale LNPB), Laura Tinari (presidente Divisione Serie B Femminile) e Vito Tisci (presidente SGS FIGC).

"Il titolo di questo panel si può traslare benissimo nell’agire politico che abbiamo applicato nel governo del calcio italiano - le parole del presidente Gravina -. Mi spiego meglio: con la costruzione dal basso c’è bisogno di coralità, è necessaria la manovra con il coinvolgimento di tutti i protagonisti, perché, benché possa essere più lenta, è sicuramente frutto di una strategia. Di una costruzione, appunto, non della casualità. Anche in FIGC abbiamo provato a cambiare dal vertice e, seppur qualche risultato positivo si inizi ad intravedere, il tutto è reso più sporadico e meno sistemico di quanto ci si auspichi. Al contrario, l’azione coordinata che prevede l’intera filiera dentro la Federazione, come il calcio femminile e le categorie giovanili, sta sviluppando in maniera rilevante questi due settori".

Settore giovanile che, come tutto il calcio italiano mercoledì sera ha festeggiato la vittoria della Nazionale Under 17 all'Europeo. "La federazione - ha proseguito Gravina - ha un ruolo d'impulso diretto sotto la sua responsabilità, perché abbiamo il dovere e la mission di valorizzare il calcio di base, quello dilettantistico, quello amatoriale, quello del Settore Giovanile e Scolastico. E lo facciamo bene, lo dicono i numeri: organizzando 570mila partite all’anno (una ogni 59 secondi), recuperando i giovani tesserati persi durante la pandemia, lavorando sull’educazione e sulla formazione dei ragazzi e ottenendo risultati agonistici di assoluto livello con le Nazionali giovanili".