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FIRMATA LA CONCILIAZIONE TRA FIGC E CATANIA; RESTA IL CAMPO NEUTRO MA A "PORTE APERTE"

martedì 8 maggio 2007

FIRMATA LA CONCILIAZIONE TRA FIGC E CATANIA; RESTA IL CAMPO NEUTRO MA A

Accordo questa mattina tra FIGC e Catania in sede di concilazione davanti al CONI: resta immutata la squalifica dello stadio Massimino fino al 30 giugno prossimo, ma il Catania potrà giocare le ultime partite interne (Milan e Chievo) con la presenza del pubblico e non più a porte chiuse, ferme restando ovviamente le titolarità dell'Osservatorio del Ministero degli Interni. Si chiude con questa decisione la vicenda della squalifica inflitta al Catania dopo i tragici incidenti del 2 febbraio quando perse la vita l'ispettore di Polizia Filippo Raciti. Il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha voluto così testimoniare, con un gesto di distensione, l'attenzione della Federcalcio nei confronti della tifoseria catanese e della società che si è sempre mossa nell'àmbito dell'ordinamento sportivo, rispettando le normative federali. Su mandato del presidente Abete, i legali della FIGC Mario Gallavotti e Luigi Medugno hanno sottoscritto oggi, in sede CONI, il verbale di conciliazione con il rappresentante del Catania prof. Giovanni Grasso. Questo il testo integrale del documento firmato dal prof. Angelo Piazza nella sua qualità di conciliatore per conto del CONI: Alla Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport presso il CONI SedeOggetto: Conciliazione Calcio Catania S.p.A. / FIGC - Proc. n. 0767 del 18.4.2007 Nel procedimento in oggetto, la società Calcio Catania è rappresentata dal Prof. Avv. Giovanni Grasso in forza di specifica delega a conciliare la controversia sottoscritta dal presidente Sig. Antonino Pulvirenti. La Federazione Italiana Giuoco Calcio è rappresentata dagli Avv.ti Mario Gallavotti e Luigi Medugno, in forza di specifica delega a conciliare la lite sottoscritta dal presidente federale dr. Giancarlo Abete. La Società Calcio Catania rappresenta preliminarmente la propria totale estraneità al ricorso promosso dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale di Catania da alcuni suoi abbonati, e segnatamente dal signor Pennisi Michele e altri 86, per l'annullamento dei provvedimenti disciplinari oggetto dell'odierno procedimento, sottolineando il proprio dissenso rispetto alla predetta iniziativa e evidenziando il pregiudizio che da essa ne è scaturito per gli interessi della società. La società Catania ribadisce, inoltre, la propria volontà di vedere definita la vicenda esclusivamente in sede sportiva e, in tale prospettiva, auspica che la FIGC valuti favorevolmente la ipotesi conciliativa di consentire la disputa delle ultime due partite interne del campionato 2006/2007 -pur se in campo neutro- a porte aperte. I rappresentanti della FIGC, in forza dei poteri loro conferiti, preso atto delle richieste della società etnea e tenuto anche conto dell'impegno assunto dalla società - in questa sede ribadito - di devolvere alla famiglia del compianto Ispettore Raciti la somma di 30 mila euro a titolo di liberalità, in conseguenza della riduzione per pari importo - da parte della Commissione Disciplinare - dell'originaria maggiore sanzione inflitta alla società dal Giudice Sportivo, ritengono dette richieste meritevoli di accoglimento e, conseguentemente, le Parti dichiarano di voler conciliare la controversia alle seguenti inscindibili condizioni: - la società Catania accetta in via definitiva la sanzione ad essa inflitta della squalifica del campo A. Massimino di Catania fino al 30 giugno 2007 e dell'ammenda di € 20.000; - la società Catania dichiara e garantisce di manlevare la FIGC da qualsiasi pretesa risarcitoria nei suoi confronti avanzata dai signori Pennisi Michele e altri 86, nel giudizio attualmente definito con sentenza del TAR di Catania n. 679/07 e tuttora pendente in appello; - la FIGC, sentita la Lega Nazionale Professionisti e valutata l'istanza della società affinché sia adottata un'equa soluzione della controversia, autorizza la disputa delle residue gare interne del Catania in calendario per il Campionato 2006-2007, e segnatamente le gare Catania - Milan del 13 maggio 2007 e Catania - Chievo del 27 maggio 2007, in campo neutro e con presenza del pubblico, con salvezza di ogni diversa determinazione che fosse disposta dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive; - la società Catania conferma il proprio impegno a devolvere la somma di € 30.000,00 a favore della vedova Raciti, a titolo di liberalità, obbligandosi - ove detta liberalità non sia stata già erogata - a eseguirla entro il 30 giugno 2007; - la società Catania si obbliga a farsi interamente carico delle spese e dei diritti amministrativi del procedimento di conciliazione. Le Parti si dichiarano reciprocamente soddisfatte non avendo altro a pretendere l'una dall'altra per le ragioni di cui al presente procedimento e avendo così definito la controversia chiedono che il Conciliatore - prendendo atto della loro comune volontà - dichiari cessata la materia del contendere.