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Entusiasmo a Tirrenia per “Football for a better chance 2.0”: un weekend di calcio e inclusione per giovani tra i 14 e i 18 anni

Lo sport quale strumento privilegiato funzionale a sviluppare nei ragazzi una forte coscienza civica, l’autonomia decisionale e con essa la capacità di pianificare il proprio futuro. La FIGC è stata rappresentata dall’intera squadra “A.S.D. Gioventù Partenope” di Scampia

lunedì 29 maggio 2023

Entusiasmo a Tirrenia per “Football for a better chance 2.0”: un weekend di calcio e inclusione per giovani tra i 14 e i 18 anni

Entusiasmo a Tirrenia dove lo scorso fine settimana il Centro di Preparazione Olimpica ha accolto le federazioni di Spagna, Slovenia, Malta e Irlanda partecipanti al progetto europeo ‘Football for a better chance 2.0’, organizzato dal Dipartimento Progetti Speciali/Progetti Europei della FIGC in qualità di capofila. Un percorso pedagogico fondato sul valore dell’inclusione con l’obiettivo di prevenire, attraverso il programma di formazione strutturato dagli psicologi della Facoltà di Psicologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, fenomeni di emarginazione sociale e radicalizzazione nei giovani in età compresa fra i 14 e i 18 anni appartenenti a fasce sociali più svantaggiate e individuate come maggiormente a rischio.

Il progetto – afferma Loris Vezzali, psicologo dell’UNIMORE – nasce da un’iniziativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia assieme alla UEFA; l’idea di base è di vedere se il calcio possa aiutare in un importante problema sociale come quello della radicalizzazione dei giovani che possono entrare in dei percorsi devianti e, in qualche modo, rovinarsi la vita”.

‘Football for a better chance 2.0’ è incentrato sulla valorizzazione del ruolo sociale, educativo e aggregativo del calcio, sull’importanza del rispetto delle regole, sulla costruzione e l’importanza della coesione di squadra. Lo sport dunque si pone quale strumento privilegiato funzionale a sviluppare nei ragazzi una forte coscienza civica, l’autonomia decisionale e con essa la capacità di pianificare il proprio futuro. “Il calcio ha l’enorme vantaggio di essere uno strumento intrinsecamente motivante per i ragazzi – evidenzia Elisa Bisagno (UNIMORE) – Ai ragazzi piace giocare a calcio e quindi li possiamo sicuramente ‘agganciare’. Da una parte in esso ci sono dei valori che sono già connotati: fair play, rispetto reciproco, rispetto delle regole. Se, come nel nostro caso, vengono inserite delle attività arricchite che vanno a targettizzare le cosiddette ‘life skills’, allora lo strumento calcio diviene importantissimo”.

I ragazzi provenienti dalle cinque federazioni calcistiche partecipanti sono stati impegnati in una serie di attività didattiche in aula condotte dagli psicologi dell’UNIMORE, da Daniela Sepio (Area psicologica SGS-FIGC), da Tommaso De Giorgi (Area Sviluppo territoriale SGS-FIGC – Puglia) e dal team di coordinatori tecnici provenienti dalle regioni italiane coinvolte nel progetto: Cristian Galliano (Campania), Luca Priori (Lazio), Stefano Diana (Emilia Romagna) e Francesco Fascinato (Veneto).

I concetti base sviluppati nel corso delle sessioni didattiche sono stati poi applicati dai ragazzi nel quadro di una serie di prove pratiche sul campo culminate in un mini-torneo di calcio. “Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con altre federazioni straniere – sottolinea De Giorgi - e ciò ha evidenziato i punti di forza della nostra Federazione. Il Settore Giovanile e Scolastico da tanti anni fa uno sforzo enorme per cercare di portare avanti valori importanti per il calcio, e il confronto rafforza la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta”.  

A Tirrenia, la FIGC è stata rappresentata dall’intera squadra “A.S.D. Gioventù Partenope” di Scampia: “Questa esperienza mi ha portato una grande emozione – dice uno dei giovani partecipanti al progetto – e mi ha valorizzato tanto perché ho avuto modo di conoscere anche nuove culture e nuovi modi fare. Torno a casa più ricco”. “Un lavoro stupendo. Questo progetto è stato determinante per la crescita dei ragazzi e anche mia personale – sottolinea Giuseppe Lucignano, referente tecnico della compagine campana – Siamo riusciti ad avere un miglioramento sotto tutti i punti di vista: tecnico, tattico, etico soprattutto e quella è la soddisfazione più grande. Hanno capito l’importanza dei valori, che oltre al calcio c’è altro”.

‘Football for a better chance 2.0’ proseguirà sino a novembre per culminare nell’appuntamento finale previsto presso il Centro tecnico federale di Coverciano. Per l’occasione saranno presentati i risultati emersi dai questionari e dalle valutazioni svolte dai vari referenti nel corso dei tre anni di attività, e verrà inoltre disputato un torneo di calcio al quale prenderanno parte le rappresentanze di tutte le cinque regioni italiane coinvolte.

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Football for a Better Chance - Tirrenia, 27-28 maggio