Attualità

Dalla UEFA ok al ritorno dei tifosi negli stadi fino al 30% della capienza salvo approvazione delle autorità locali

Il limite del 30% può essere raggiunto solo se il limite imposto dalle autorità locali non è inferiore. Il presidente UEFA Ceferin: “Un importante primo passo che mette al centro la salute dei tifosi”

giovedì 1 ottobre 2020

Dalla UEFA ok al ritorno dei tifosi negli stadi fino al 30% della capienza salvo approvazione delle autorità locali

Dopo la riuscita sperimentazione nella Supercoppa UEFA disputata a Budapest lo scorso 24 settembre, il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso oggi di consentire il parziale ritorno degli spettatori negli stadi nelle competizioni UEFA, qualora le leggi locali lo permettano, a partire dalle partite delle nazionali in programma la prossima settimana. Gli stadi potranno ospitare nuovamente gli spettatori fino al 30% della loro capienza, mentre non sarà consentito l'ingresso dei tifosi ospiti.

L'ammissione dei tifosi e il limite di capienza sono soggetti alle decisioni delle autorità locali. Se le autorità locali non lo consentono, le partite UEFA non possono essere disputate con la presenza di pubblico. Allo stesso modo, il limite del 30% può essere raggiunto solo se il limite imposto dalle autorità locali non è inferiore: in tal caso vale quest'ultimo. Gli spettatori saranno tenuti a rispettare il distanziamento sociale e ulteriori misure precauzionali (come l'uso della mascherina) da attuare in accordo con le normative locali.

Queste misure fanno parte dei requisiti igienico-sanitari minimi della UEFA per il ritorno degli spettatori, che sono stati approvati dal Comitato Esecutivo UEFA e che gli organizzatori delle partite sono tenuti a rispettare. Tuttavia, le esatte misure sanitarie e di sicurezza dovranno essere adottate in base alla situazione locale e alle leggi/norme specifiche imposte dalle autorità locali competenti.

“La decisione di oggi – ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Čeferin - è un importante primo passo che mette al centro la salute dei tifosi e rispetta le leggi di ogni paese. Anche se il COVID è un nemico comune, i vari paesi hanno criticità e approcci diversi a seconda dei momenti. Rispetto a prima, la decisione offre una flessibilità nettamente maggiore per quanto riguarda l'ammissione dei tifosi negli stadi, rispettando sempre la valutazione delle autorità locali”.

“In Europa sono 27 i paesi che in varia misura consentono già ai tifosi di andare allo stadio. Questa decisione permetterà di avere un approccio coerente ma differenziato in base al paese e non alla competizione, decisione che aveva causato incomprensioni tra i tifosi. In tempi difficili come questi, è importante riportare la speranza e la passione nella vita dei tifosi. Invitiamo tutti loro a comportarsi adeguatamente e a rispettare le misure sanitarie, per la propria salute e per quella degli altri tifosi del club o della nazionale”.