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Convegno sul calcio. Macalli: “Riforma di regole”

lunedì 25 marzo 2013

Un milione di tifosi e 4-5 milioni di potenziali utenti, per un giro d'affari per i club che si aggira tra i 100 e i 130 milioni. Questi alcuni numeri della Lega Pro che oggi, presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma, ha presentato il convegno "La Riforma del Calcio Professionistico". Un'occasione di confronto con le componenti del calcio italiano partendo proprio dalla riforma di Lega Pro che dalla stagione 2014/15 prenderà il via con una sola categoria divisa in tre gironi da 20 squadre. “Dobbiamo renderci il più possibile autonomi sotto il profilo economico - ha spiegato il presidente della Lega Pro Mario Macalli - siamo passati da 90 a 60 squadre, questa è una riforma che stravolge la normativa attuale. Pensiamo di avere dei presidenti virtuosi e ci dà fastidio che le società smettano di giocare per fallimento. La nostra è una riforma di regole. Siamo la terza Serie, ma vogliamo essere la prima che fa qualcosa di nuovo in Italia”.
“Dobbiamo pensare alle strutture sportive – ha continuato Macalli - indipendentemente dalla legge sugli stadi che mi auguro venga approvata. Dobbiamo investire e permettere una gestione virtuosa: non possiamo pensare di essere una categoria assistita. Dobbiamo renderci il più possibile autonomi sotto il profilo economico”.
“Prima degli stadi – ha dichiarato nel suo intervento il presidente del Napoli De Laurentiis - dobbiamo liberalizzare il rapporto tra club e tifosi. La società stabilisca un decalogo con regole alle quali tutti devono attenersi per venire in un luogo pubblico straordinario”.
“La vera penalizzazione che il calcio italiano ha nei confronti del grande calcio tedesco, spagnolo e inglese – è il parere del presidente della Lega di A Beretta - è quella strutturale, un'enorme differenza nella qualità del prodotto stadio che viene offerto”.