Attualità

Centenario dell’AIA: aperte le celebrazioni, in programma numerosi eventi

mercoledì 8 giugno 2011

Centenario dell’AIA: aperte le celebrazioni, in programma numerosi eventi

L’Associazione Italiana Arbitri ha aperto oggi, presso il Salone d’Onore del Coni, il programma delle celebrazioni per il suo primo centenario, che verrà festeggiato nel corso dei prossimi mesi attraverso un’ampia serie di eventi che coinvolgeranno tutte le 212 Sezioni arbitrali sparse sul territorio. Ad alzare il sipario sulle iniziative previste per rendere onore ad una storia lunga un secolo, iniziata il 26 agosto 1911 grazie all’iniziativa dei primi giudici di gara al ristorante “L’Orologio” di Milano, sono intervenuti il Presidente della Figc Giancarlo Abete, il Presidente LND e vicepresidente vicario Figc Carlo Tavecchio, il vicepresidente Figc Demetrio Albertini, i Presidenti della Lega Serie B Andrea Abodi, dell’AIAC Renzo Ulivieri, dell’AIC Damiano Tommasi, del Settore Giovanile e Scolastico Gianni Rivera, il direttore generale della Figc Antonello Valentini, il responsabile della Commissione arbitrale della UEFA Pierluigi Collina; con loro, lo stato maggiore dell’AIA: il vicepresidente Narciso Pisacreta, i membri del Comitato Nazionale, i designatori (Braschi, Rosetti, Farina, Serena, Pacifici, Cumbo, Conti), gli arbitri internazionali (calcio, calcio a 5 e beach soccer) ed i Presidenti dei 19 CRA, in rappresentanza dei circa 34.000 associati.

Il Presidente federale, cui è spettato il messaggio introduttivo, ha voluto esaltare una storia lunga 100 anni: “Vogliamo condividere con l’AIA questo momento di festa, che segue le celebrazioni per il centenario della Nazionale, quello della maglia azzurra, e altre importanti ricorrenze delle nostre componenti celebrati tra il 2010 e il 2011; tutti insieme abbiamo accompagnato la storia del nostro paese. E’ questa, inoltre, l’opportunità per ricordare tutti quanti in 100 anni hanno dato un contributo fondamentale all’Associazione”. “L’Aia – ha proseguito poi Abete - è all’altezza del compito che le si chiede, proiettata verso il futuro, riconosciuta e apprezzata sul versante internazionale come testimonia la presenza qui di Pierluigi Collina. Siamo grati per quello che l’AIA ha dato e dà al calcio italiano.” Nel suo intervento, il presidente della Federcalcio non ha dimenticato la situazione contingente del calcio italiano: “Questo giorno di festa non deve essere collegato ai momenti difficili che stiamo vivendo in questi giorni. Bisogna saper valorizzare le positivita', in un sistema che ha milioni di tesserati”.

A Nicchi è toccato poi il compito di illustrare il programma delle principali manifestazioni per il Centenario: molteplici le iniziative in cantiere, tra cui una manifestazione a Castel Sant’Angelo; un evento presso il Centro Tecnico federale di Coverciano, venerdì 26 agosto, in occasione della conferenza stampa di inizio campionato; l’esordio a Roma della rappresentativa nazionale degli arbitri in un triangolare previsto nel prossimo autunno con raccolta fondi da destinare in beneficienza; l’allestimento di una sezione dedicata agli arbitri nel museo storico itinerante della FIGC, presente nelle città in cui gioca la Nazionale; un evento di gala al Teatro dell’Opera a Roma in conclusione del Centenario, oltre alle iniziative che saranno promosse sul territorio dalle Sezioni periferiche. “Vorrei parlare – ha commentato poi il presidente dei “fischietti” italiani - di quello che siamo oggi: una classe arbitrale nuova, trasparente, terza, leale, collaborativa con dirigenti, allenatori e calciatori. I nostri arbitri di vertice hanno dimostrato il loro valore, ma va dato merito soprattutto alla nostra base, che dirige 15.000 partite a settimana tra tante difficoltà”. “E l’AIA del futuro – ha proseguito Nicchi – sarà una categoria che saprà cogliere sempre di più i valori dello sport e li possa insegnare, perché dobbiamo preservare il calcio dai pericoli esterni e vigilare su quello che accade”. Chiaro il riferimento ai fatti che emergono sul calcioscommesse: “Facciamo il tifo per la magistratura – ha aggiunto Nicchi - perche' faccia luce su tutto; anche la diffamazione va combattuta e fino a prova contraria dobbiamo credere all'innocenza di chiunque".
Nicchi ha poi parlato dell’impegno futuro contro razzismo e violenza, elogiando la collaborazione con il Settore Giovanile e Scolastico con cui sono state avviate iniziative per promuovere la conoscenza del regolamento nelle scuole e nelle scuole calcio. Subito dopo l’intervento del presidente dell’AIA, è stato proiettato in anteprima “100 anni di passione”, un emozionante cortometraggio che ripropone, con il prezioso contributo di immagini inedite dell’Istituto Luce, la figura e il lavoro dell’arbitro di calcio lungo questo primo secolo di vita dell’Associazione. A rappresentare gli arbitri in attività è stato Nicola Rizzoli, che ha ribadito l’impegno di tutti i suoi colleghi: “L’arbitro è semplicemente una persona, un atleta, che ha comportamenti limpidi e cristallini., secondo gli insegnamenti dell’Associazione. Il nostro scopo non è quello di essere prim’attori, perché i protagonisti nel calcio sono i calciatori. Abbiamo grande rispetto e consapevolezza del nostro ruolo e lavoriamo sodo per raggiungere i risultati”. Chiamato in causa dal moderatore, il giornalista Rai Andrea Fusco, Collina ha chiuso ricordando “il grande passato dell’Associazione”, paragonandola ai 95 anni di suo papà: “So cosa vuol dire 100 anni di storia”.

Le nuove divise. Nel corso della cerimonia, sono state poi presentate le nuove divise dell’AIA, firmate, come ormai accade da 30 anni, dalla Diadora. A rappresentare l’azienda veneta è intervenuto il Presidente Enrico Moretti Polegato, che ha spiegato il concept della nuova linea, varata esaltando i temi del centenario dell’associazione e del centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale. La nuova collezione che accompagnerà arbitri e assistenti per le prossime 4 stagioni torna all’iconico colore nero, al quale è abbinato il bianco del colletto e del risvolto dei calzettoni, riproponendo così tratti delle storiche livree degli ufficiali di gara. Completano lo stile della maglie dieci fasce frontali che simboleggiano il tricolore. La celebrazione si è conclusa con l’ufficializzazione del francobollo celebrativo del Centenario, voluto dal Ministero dello Sviluppo e Attività Produttive, di concerto con Poste Italiane, la cui emissione ufficiale è prevista per il prossimo 18 giugno; e con la presentazione del dipinto del maestro lucchese Lorenzo D’Andrea, un’allegoria artistica dell’arbitro di calcio che sarà donata all’AIA. La chiusura è stata affidata al Nicchi, che ha chiamato in prima fila, facendoli passare in rassegna, tutti gli arbitri internazionali, “l’argenteria dell’AIA” ed i componenti del Comitato Nazionale, ai quali è andato l’applauso finale della platea.  Ed ora i festeggiamenti dell’AIA possono iniziare…