Eventi istituzionali

Casale Monferrato “Città Azzurra”: una celebrazione all’insegna dei valori dello sport

mercoledì 15 aprile 2015

Casale Monferrato “Città Azzurra”: una celebrazione all’insegna dei valori dello sport

Sono iniziate con la visita del Commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte all’Istituto Superiore Sobrero le celebrazioni per il centenario dello scudetto vinto dalla squadra di Casale Monferrato. E la cittadina piemontese è diventata “Città Azzurra” per un giorno. Grande successo e partecipazione da parte degli studenti alle iniziative promosse dalla FIGC, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il CONI, l’Amministrazione Comunale e il Casale Fbc, rivolte soprattutto ai giovani per testimoniare la vicinanza del mondo dello sport ad un territorio duramente colpito dal problema amianto e per celebrare con l’occasione il centenario dello scudetto del Casale.
Una giornata speciale, organizzata nell’ambito del progetto “Città Azzurra” con il supporto del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, alla quale erano presenti, oltre a Conte e al suo staff, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio,  il Direttore Generale Michele Uva, il Ct della Nazionale Femminile Antonio Cabrini, il tecnico della Nazionale Under 18 Paolo Vanoli, il dirigente accompagnatore Giancarlo Antognoni e Roberto Bettega. 
Alle ore 9 i testimonial Azzurri hanno fatto visita ad alcuni istituti cittadini per premiare i migliori striscioni ideati nell’ambito del progetto ‘Tifo positivo’, e che saranno poi esposti nel pomeriggio allo Stadio ‘Natale Palli’ in occasione della gara amichevole tra le Nazionali Under 18 di Italia e Turchia. Gli studenti hanno rivolto al Ct diverse domande, ma nessun riferimento alla Nazionale o alla Juventus. A chi gli chiedeva se calciatori si nasce o si diventa, Conte ha risposto che “qualcosa a livello di Dna è necessario, mio padre ad esempio ha giocato in Promozione, ma per arrivare occorrono voglia di fare e sacrificio. Rispetto ed educazione sono i valori che bisogna avere. Personalmente li ho sempre cercati e poi ritrovati nei calciatori che ho allenato”.
Molto simpatico lo scambio di battute tra Conte e i giovani: “Ho sempre avuto – ha raccontato il Commissario tecnico - lo spirito di insegnare, l'idea di trasferire qualcosa alle persone. Da ragazzo mi divertivo a radunare e allenare la squadra di mio fratello e, quando ho smesso di giocare, avevo già chiaro in testa il percorso che mi ha portato a diventare allenatore. Tornare a scuola mi fa sempre un certo effetto, da bambino il mio obiettivo era fare il calciatore e l'insegnante di educazione fisica, obiettivo che ho centrato con la laurea in Scienze Motorie. Oggi qui a Casale, riesco a coronare per un giorno il sogno che avevo da ragazzo”.
Alle ore 11 al Teatro Municipale, davanti ad una platea composta dalle autorità locali e dagli studenti, sono iniziate le celebrazioni ufficiali del centenario alla presenza del Sindaco Titti Palazzetti, del Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri, del Presidente del Casale Fbc Luigi Appierto, dell'Amministratore Delegato del Casale Fbc Giuseppino Coppo, di Fabrizio Manca del MIUR – USR Piemonte e di Romana Blasotti Pavesi in rappresentanza dell’Associazione Familiari Vittime dell’Amianto di Casale Monferrato.
Nel suo intervento, il Presidente Tavecchio ha ricordato che “siamo in Piemonte, dove è nata la FIGC, a cui ha dato squadre come il Torino, il Casale e la Juventus, che ci mette in condizioni di stare in Europa con grande dignità. L'Italia, però, a differenza di quello che succede nel mondo, non inserisce il calcio nella scuola e noi   dobbiamo tornare a unire questo sport e gli studenti”.
Dal Presidente del CONI Giovanni Malagò i complimenti alla FIGC e un messaggio per la città di Casale Monferrato: “Questa è la Federcalcio che mi piace. Ringrazio il Presidente Tavecchio, il Direttore Generale Uva e il Ct Conte per quello che il calcio ha fatto oggi per la città di Casale. Dobbiamo dare un messaggio di vicinanza alla gente per quello che è successo: lo sport si candida più di tutti a fare da antidoto, per aiutare le persone a vivere meglio. Ho letto numeri assurdi sulle morti per amianto, incommentabili. Questo CONI è particolarmente vicino ai temi sociali”.