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Calcio italiano in lutto: scomparso Cesare Maldini. Disposto 1’ di raccoglimento su tutti i campi

domenica 3 aprile 2016

Calcio italiano in lutto: scomparso Cesare Maldini. Disposto 1’ di raccoglimento su tutti i campi

Il calcio italiano in lutto per la scomparsa di Cesare Maldini, bandiera del Milan e della Nazionale italiana, scomparso oggi a 84 anni: il Presidente federale Carlo Tavecchio ha disposto un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le gare in programma oggi e domani.
 
“Ci ha lasciati – commenta il Presidente Tavecchio - un grande uomo ed un protagonista assoluto del nostro calcio. Da giocatore prima e da allenatore poi ha legato in maniera indissolubile il suo nome alla storia del calcio italiano. Dopo aver alzato al cielo la Coppa dei Campioni, primo italiano a farlo, ha contribuito in panchina, con stile e professionalità esemplari, a crescere numerosi talenti azzurri, incarnando alla perfezione lo spirito ed il ruolo del tecnico federale”. 

Anche il CT della Nazionale Antonio Conte ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa di Cesare Maldini: “Ho avuto modo di conoscerlo all’inizio della mia carriera, avevo 20 anni, ero nel Lecce e mi convocò per due amichevoli con l’Under 21: ne ho sempre apprezzato la profonda umanità nei rapporti personali e la grande professionalità in campo. E' stata una delle più grandi figure del calcio italiano, sia da calciatore che da allenatore. Mi unisco al dolore di tutta la famiglia ed in particolare al figlio Paolo, con il quale ho condiviso tanti anni in Nazionale”.

 
Maldini mosse i primi passi nella squadra della sua città, la Triestina, con cui esordì nel 1953 prima di passare l’anno dopo al Milan. Con i rossoneri, contribuì a mettere in bacheca quattro scudetti, una Coppa Latina e la prima storica Coppa dei Campioni del calcio italiano, sollevata a Wembley dopo aver battuto il Benfica di Eusebio. In Nazionale collezionò 14 presenze e disputò lo sfortunato Mondiale 1962 in Cile. Chiusa la carriera da calciatore nel Torino (66/67, in totale 412 presenze in a e 3 reti), iniziò il percorso da allenatore: dopo le esperienze da secondo di Rocco al Milan (vincendo una Coppa Coppe e una Coppa Italia nel 72/73), e le panchine di Foggia, Ternana e Parma,nel 1980 entrò nei quadri tecnici federali nel ruolo di secondo di Bearzot in Nazionale, contribuendo al titolo mondiale del 1982 in Spagna. Nel 1986 gli fu affidata la guida della Nazionale Under 21 con la quale si laureò tre volte Campione d'Europa di categoria. Nel 1996 la promozione alla Nazionale maggiore che guidò nel Mondiale ’98 in Francia: dopo la sconfitta ai rigori ai quarti di finale con la Francia, Maldini rassegnò le proprie dimissioni.
Successivamente, il ritorno al Milan in qualità di coordinatore degli osservatori e di nuovo in panchina, da direttore tecnico, al fianco di Tassotti dal marzo al giugno 2001. Tornò a guidare una nazionale a fine anno, chiamato dal Paraguay: Maldini condusse i sudamericani al Mondiale di Corea del Sud e Giappone, chiusi agli ottavi per mano della Germania.
Nel 1996 il Settore Tecnico della FIGC gli aveva assegnato la Panchina d’oro alla Carriera.