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‘Azzurri d’Europa’: in un libro la storia della Nazionale nel torneo continentale

Presentato a Parma il volume scritto dal direttore generale dell’AIC Gianni Grazioli e da Stefano Ferrio

venerdì 26 marzo 2021

‘Azzurri d’Europa’: in un libro la storia della Nazionale nel torneo continentale

“Non esiste concittadino appassionato di calcio che non abbia un ricordo legato alla maglia azzurra, al tricolore affisso alla finestra o a quello sventolato per strada in segno di festa. L’azzurro rende eroi coloro che lo indossano”: le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina costituiscono una sintesi mirabile del rapporto, profondo e viscerale, che lega gli italiani alla propria Nazionale e si trovano nella prefazione di ‘Azzurri d’Europa’, il libro scritto a quattro mani dal direttore generale dell’Associazione Italiana Calciatori Gianni Grazioli e da Stefano Ferrio, presentato questa mattina nella sala stampa dello Stadio Tardini di Parma alla presenza del numero uno della Federcalcio, del presidente dell’AIC Umberto Calcagno, del capo delegazione della Nazionale Gianluca Vialli e di Daniele De Rossi.

Una narrazione appassionata e documentata, che attraverso le 344 pagine del volume permette di viaggiare indietro nel tempo, alla riscoperta di momenti indimenticabili della storia calcistica del nostro Paese. Tantissimi gli aneddoti raccontati, come le risposte ad alcune domande che scavano nella storia dei Campionati Europeo: nella famosa semifinale del 1968, vinta al sorteggio contro l’Unione sovietica, le monetine lanciate dall’arbitro furono una o due? Perché Angelo Domenghini cambiò la storia d’Italia con una punizione assolutamente folle nella prima finale giocata contro la Jugoslavia? E nella finale bis, Pietro Anastasi voleva davvero segnare in quel modo uno dei gol più belli nella storia della Nazionale? Invece, trentadue anni dopo, nel 2000, a cosa pensava Francesco Totti durante la ‘passeggiata’ che, allo stadio di Amsterdam, lo avrebbe portato a battere un rigore ‘a cucchiaio’ divenuto leggenda?

A portare il lettore in campo, come se si trattasse di sfide tuttora in corso, provvedono alcune interviste esclusive. Testimonianze preziose, per le quali essere grati a giocatori che sono entrati da assoluti protagonisti fra gli Azzurri d’Europa. Tra questi ultimi, non possiamo non ricordare tre campioni che il 2020 si è portato via con sé, e che hanno legato il loro nome alla maglia della Nazionale: Pierino Prati, Pietro Anastasi e, da ultimo Paolo Rossi, il ‘Pablito’ che, a suon di gol, riportò l’Italia di Bearzot in vetta al mondo, nella calda estate del 1982.