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Azzurri al Quirinale. Buffon a Napolitano: “Uniti contro le difficoltà”

martedì 15 novembre 2011

Azzurri al Quirinale. Buffon a Napolitano: “Uniti contro le difficoltà”

Emozione tra gli Azzurri, ricevuti questa mattina al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Accompagnati dal presidente del Coni Petrucci, dal presidente della Figc Abete, dal direttore generale Valentini, il tecnico Prandelli e tutto lo staff azzurro si sono intrattenuti con il Capo della Stato in un incontro simbolico nel giorno dell’amichevole dell’Olimpico Italia-Uruguay, organizzato nel quadro dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Emozione per le parole pronunciate da Napolitano e per il discorso che il capitano azzurro Gigi Buffon ha rivolto, a nome del Commissario tecnico Prandelli e dei compagni. Serietà ed attenzione sui volti di tutti.
“Grazie per l'onore che abbiamo oggi. La Nazionale scenderà in campo per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, a cui siamo affezionati e che cercheremo di onorare in un passaggio difficile della vita del Paese. Lo sport italiano e il calcio sono sempre entrati dalla porta principale, noi cercheremo di farlo ancora. La ricordiamo insieme a noi nel 2006 a Berlino, in una splendida notte. E' sempre rimasto il nostro numero uno, lo diciamo da cittadini e da dirigenti sportivi”: così il presidente della Figc Abete si è rivolto a Napolitano.
Quindi è stato il turno di Buffon, che ha portato un messaggio significativo: “E' un grandissimo onore essere qui con lei, Presidente, per questo saluto in occasione della partita di questa sera per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Siamo una popolazione e una Nazione ancora giovane e questo a volte ci fa cadere. Questa popolazione ha bisogno dell'appoggio di una classe politica coesa, colta e responsabile e di uno Stato presente da lei rappresentato e dalla sua figura pulita e capace. Tutti noi attendiamo delle risposte per ripartire dopo momenti di grandissima difficoltà - ha aggiunto -. Noi cercheremo di fare il nostro sul campo e di onorare il nome dell'Italia sempre e comunque. Presidente, ora la partita più difficile è la sua, tifiamo per lei”.
“Lei è un portiere, ma oggi ha segnato un magnifico gol: le sue sono parole sagge e serie”, ha ringraziato Napolitano. L'appello del calciatore azzurro, nel salone degli Specchi, ha emozionato tutti: “Credo che mai come nel corso di queste celebrazioni – ha detto ancora il Capo dello Stato – l’idea di Italia e la parola Italia hanno risuonato con tanta forza tra gli italiani. C’è stato un grande impegno a essere uniti e questo deve valere per tutti, al di là delle divisioni e della dialettica. Buffon, lei ha fatto un discorso magnifico, anche i portieri possono segnare dando riferimenti molto saggi e seri alla classe politica. Appena sono stato eletto presidente mi avere fatto vincere il Mondiale 2006, è un peccato che non ci sia un Mondiale nel 2013 per chiudere il mio mandato con un’altra vittoria. Vi seguirò fino a che avrò la forza, convinto che saprete tenere alta la bandiera che ora consegno al vostro capitano”. E con queste parole il capo dello Stato ha consegnato a Buffon il tricolore, ricevendo in cambio un pallone con le firme di tutti e una maglia azzurra personalizzata.
Emozionatissimo Mario Balotelli, dopo le parole del capo dello Stato che ha invitato a rivedere la normativa sulla concessione della cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia, sottolineando come i figli di immigrati che non hanno ancora la cittadinanza soffrano questa situazione perché si sentono a tutti gli effetti italiani: “Quelle parole mi hanno toccato - ha detto Balotelli - è la mia storia, è assolutamente così”.
A margine della visita al Quirinale, il presidente del Coni Gianni Petrucci ha rilasciato una dichiarazione in merito alla decisione della Juventus di rivolgersi al Tar del Lazio per chiedere un risarcimento danni alla Figc: “L’iniziativa della Juve? Troppi avvocati. Sembra fatto apposta quello che è accaduto ieri. Il calcio deve tornare alla parte sportiva, non a quella giuridica”.