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Assemblea: nessun eletto dopo la prima votazione, Tavecchio si ferma al 56,49%

lunedì 6 marzo 2017

Assemblea: nessun eletto dopo la prima votazione, Tavecchio si ferma al 56,49%

Nessun eletto dopo la prima sessione di voto all’Assemblea della FIGC in corso di svolgimento all’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino. Carlo Tavecchio, presidente in carica dall’agosto 2014, si è fermato al 56,49% delle preferenze (288,59 voti), mentre l’altro candidato, Andrea Abodi, ha ottenuto il 42,91% (schede bianche 3,09).

Per essere eletti al primo scrutinio sarebbe stato necessario ottenere la maggioranza di tre quarti dei voti espressi dai Delegati. Tra qualche minuto si procederà con la seconda votazione, che richiede per l’elezione la maggioranza di due terzi dei voti espressi.

Ad aprire questa mattina l’Assemblea, presieduta dal segretario Generale del CONI Roberto Fabbricini, è stato il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò: “Nei mesi scorsi – ha dichiarato – ho cercato un'unità per le candidature. Non è successo, è la vita, ma devo fare un invito: chiunque vinca ha il dovere di dare segnali per non rimanere nelle proprie posizioni e non costruire degli steccati o muri".

Dopo l’intervento di Malagò, che ha espresso il suo disappunto in merito al mancato accordo per la scelta del presidente della Lega Serie A, in rappresentanza dell’Esecutivo UEFA ha preso la parola Peter Gillieron, presidente della Federcalcio Svizzera che ha anticipato il suo voto per il candidato italiano (Michele Uva) all’Esecutivo UEFA.
 
Sul palco dell’Hotel Hilton Rome Airport è stata poi la volta dei presidenti delle componenti, a cominciare dal numero uno dell’Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi, che ha annunciato il voto della classe arbitrale a favore di Tavecchio: “Il presidente uscente ci ha consentito di lavorare in tranquillità, senza sottrarre un euro al nostro bilancio, ha combattuto contro gli episodi di violenza, ci ha aiutato a trovare uno sponsor. E poi è stata introdotta la Var. Per questo sosteniamo chi ci ha fatto del bene: votiamo Tavecchio, non abbandoniamo il suo progetto".
 
Il presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi ha confermato il suo appoggio alla candidatura di Andrea Abodi “e ad un percorso di partecipazione e condivisione che negli ultimi due anni non c'è stato. In questa federazione vedo molte catene legate alle poltrone”. A favore di Tavecchio è invece l’Associazione Allenatori presieduta da Renzo Ulivieri: “Se ci fosse stato un candidato delle componenti – ha dichiarato il numero uno dell’AIAC - lo avremmo sostenuto come facemmo per Albertini anche se praticamente senza speranze, ma da quando Tavecchio è stato eletto è stato il presidente della nostra federazione e in questi due anni ha fatto un buon lavoro sia a livello nazionale che internazionale".
 
“Sforziamoci di aggregare le componenti e giocare di squadra – le parole del presidente della Lega A Maurizio Beretta - non siamo riusciti a definire i nostri organi nei tempi stabiliti, è vero, ma l'Assemblea della Lega di Serie A si è espressa con un mandato esplicito per Carlo Tavecchio nella logica di proseguire il lavoro avviato negli ultimi anni”.
 
La Lega Pro ha sottoscritto nei giorni scorsi la candidatura di Abodi: “Lo sosteniamo – ha spiegato il presidente della Lega Pro Gabriele Gavrina - perché ci piacciono le sue idee che sono inclusive. Ci piace pensare che con lui si possa parlare di un sistema che va insieme verso un futuro condiviso". Ha invece sottoscritto la candidatura di Tavecchio la Lega Nazionale Dilettanti guidata da Cosimo Sibilia: “La LND è felice di ritenersi cardine per la rielezione di Carlo Tavecchio. Ho auspicato unità almeno sulle riforme, sperando che tutti avremmo avuto l’onestà di riconoscere i risultati raggiunti da Tavecchio. Ringraziamo Abodi per l’attenzione che ci ha riservato, ma ribadiamo con convinzione, non per convenienza, il nostro sostegno a Tavecchio”.
 
Dopo gli interventi delle componenti, la parola è passata ai due candidati: “Le Nazionali sono cresciute – ha sottolineato Tavecchio – così come la nostra credibilità a livello internazionale. Abbiamo un’organizzazione efficiente e conti in ordine, abbiamo fatto alcune cose e altre le dobbiamo completare. Abbiamo iniziato con i Centri territoriali, proseguiremo con lo sviluppo del Settore Tecnico. Abbiamo investito denaro e attenzioni sul calcio femminile, proseguiremo sulla strada del potenziamento delle Nazionali e sul ruolo delle società professionistiche. Ritengo di avere il necessario entusiasmo per portare avanti il mio compito".
 
Ringraziando per la collaborazione Lega A e Lega B, Tavecchio ha confermato che si andrà avanti con la politica degli stage in Nazionale dedicati ai calciatori emergenti, ribadendo che per portare avanti la riforma dei campionati è necessario mettere da parte i personalismi: “Voglio ricordare le norme approvate sulla sostenibilità, il tetto alle rose e l’obbligo di schierare i calciatori cresciuti nei vivai. Tutti i punti del mio programma sono stati affrontati e sono felice di constatare che prima ero solo e ora in ottima compagnia. Il mio primo obiettivo è dare un forte impulso alle politiche giovanili”.
 
“Due anni e mezzo fa – ha ricordato Abodi – d’accordo con le mie società, scelsi Tavecchio. Pensavo sarebbe stato l’inizio di un percorso in cui ogni componente sarebbe stata parte integrante del sistema, ma mi sbagliavo. Riconosco a Tavecchio i successi internazionali, ma quanto davvero abbiamo promosso il nostro calcio all’estero? Vorrei essere il portabandiera di un calcio finalmente dignitoso. Caro Carlo – ha aggiunto rivolgendosi a Tavecchio – le cose le hai fatte con una struttura di grande valore e con compagni di viaggio che sono stati sempre leali. Sono affezionato all’uomo Tavecchio e sono soddisfatto che la campagna elettorale sia stata sostanzialmente corretta”.

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