Attualità

Assemblea di Lega e fair-play finanziario nell’agenda di Abete

lunedì 24 agosto 2009

Assemblea di Lega e fair-play finanziario nell’agenda di Abete

“Il nostro calcio rimane fortemente competitivo. È vero, abbiamo perso alcuni giocatori importanti, altri ne sono arrivati, da noi c’è più attenzione ai bilanci e ci sono norme più rigide che regolano le iscrizioni, ma non vedo un campionato in discesa rispetto allo scorso anno ”. Con questa sottolineatura il presidente della FIGC Giancarlo Abete, intervenuto stamani ai microfoni del programma radiofonico “Radio Anch’io” ha ribadito il proprio apprezzamento nei confronti del calcio italiano all’indomani della disputa della prima giornata del massimo campionato. Una fiducia motivata non solo dalla qualità tecnica emersa nel contesto complessivo delle gare in calendario, ma soprattutto in prospettiva degli appuntamenti imminenti ai quali il calcio italiano e Abete, in qualità oltre che di Presidente federale anche di Commissario straordinario della Lega Professionisti e Membro dell’Esecutivo UEFA, sarà chiamato a fornire determinazioni importanti in un’ottica di funzionamento e sviluppo. A cominciare da domani, quando a Milano si riunirà l’assemblea di Lega per risolvere l’elezione del presidente, un punto nodale anche in riferimento agli impegni assunti con il Governo relativi al disegno di legge finalizzato alla ristrutturazione degli stadi: “Spero vivamente che possa essere quella che porti alla normalità – ha affermato Abete – che domani prevalga l’unità e ci possa essere l’elezione di Maurizio Beretta. Poi la A e la B lavoreranno per i rispettivi core-business.”. Tra gli argomenti rilevanti in agenda, il dibattito sull’introduzione della cosiddetta “Tessera del tifoso”, tema sul quale Abete ha ulteriormente confermato la propria posizione favorevole: “Avere una tessera che consenta di avere un più facile accesso allo stadio rispetto al biglietto nominativo non determina problemi particolari. La tessera non deve essere valutata solo come uno strumento di identificazione – ha sottolineato – ma aiuta il livello di fidelizzazione delle stesse società. La decisione del Ministro Maroni individua le partite che si giocano fuori casa, entro gennaio i club dovranno adeguarsi alla nuova normativa altrimenti i tifosi non potranno seguire la propria squadra in trasferta”.  In un contesto internazionale in fase di ulteriore sviluppo sul piano economico, organizzativo e strutturale i temi dell’uniformità fiscale e fair play finanziario rimangono punti fondamentali per completare il processo di rilancio del calcio italiano. Argomenti che il presidente dell’UEFA Michel Platini discuterà in maniera preliminare nel corso della riunione prevista oggi a Ginevra con i rappresentanti dell’ECA (European Club Association). “La UEFA si sta muovendo in tal senso intraprendendo un percorso che Platini ha indicato in tre anni per riequilibrare determinate situazioni – ha detto Abete - Bisogna stare però attenti a non creare vincoli eccessivi agli investimenti per evitare che tutto dipenda dalle potenzialità di base delle società. Il salary-cap – ha affermato – non è la soluzione definitiva e ottimale: bisogna distinguere il tetto salariale del singolo giocatore con il monte ingaggi complessivo. La soluzione migliore sarebbe una strategia mista. Investire sui vivai è fondamentale anche per l’equilibrio dei bilanci, ma non è una cosa facilissima – ha concluso Abete – Per esempio nell’ambito della Federcalcio, la Lega Pro finalizza risorse per la valorizzazione dei vivai, ma quando parliamo di club che competono a livello internazionale, il discorso è più complesso”.