‘Arte e Calcio: contaminiAMOci’: Coverciano accoglie i più grandi artisti contemporanei
Svelata questa mattina, all’ingresso del Centro Tecnico Federale, l’opera di Michelangelo Pistoletto ‘Il Calcio nella Formula della Creazione’lunedì 12 giugno 2023
Il Centro Tecnico Federale di Coverciano apre per la prima volta le sue porte all’arte e si trasforma in una vera e propria ‘galleria d’eccezione’, a suo modo unica al mondo: il progetto, senza precedenti, è ispirato dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, con l’obiettivo principale di avvicinare due dimensioni solo apparentemente molto distanti, l’arte e il calcio, per favorire lo scambio delle reciproche identità, incoraggiando un dialogo stimolante che possa coinvolgere e appassionare le giovani generazioni.
‘Arte e Calcio: contaminiAMOci’, progettualità pluriennale sviluppata in collaborazione con Zerynthia - Associazione per l'Arte Contemporanea OdV, prevede l’esposizione di opere e installazioni di diversi artisti contemporanei di fama internazionale negli spazi comuni, esterni ed interni, della Casa delle Nazionali, favorendo la contaminazione del luogo simbolo del calcio italiano da parte di diverse sensibilità artistiche.
Per il primo ‘vernissage’, FIGC e Zerynthia hanno puntato su un debutto in grande stile e su un protagonista assoluto: Michelangelo Pistoletto, uno dei maestri dell’Arte Povera e dell’Arte del Novecento, accolto con entusiasmo anche dagli Azzurri e dal Ct Roberto Mancini, che questa mattina hanno svelato la sua opera ‘Il Calcio nella Formula della Creazione’, che da oggi adornerà l'ingresso del Centro Tecnico Federale, accompagnando l’ingresso di atleti e visitatori.
Da oggi e fino alla fine di dicembre 2023, il Centro Tecnico Federale ospiterà una serie di installazioni realizzate per l’occasione dall’artista, che hanno come filo conduttore proprio ‘la Formula della Creazione’, tema centrale della sua ricerca, dedicata al gioco del calcio. L’artista parte dal segno matematico dell’infinito, al quale aggiunge un terzo cerchio centrale al centro. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità. L’opera è composta da 100 sfere in marmo, che richiamano i palloni da calcio.
Un connubio tra due vere e proprie eccellenze italiane, il marmo e gli Azzurri, che rinnovano un’altra contaminazione straordinaria, inaugurata con il disegno della nuova maglia adidas per le Nazionali italiane di calcio, che richiama proprio le venature di un materiale unico, la cui estrazione e la sua lavorazione simboleggiano sacrificio ed arte. Grazie alla collaborazione tra la FIGC e la Sa.Ge.Van. Marmi di Carrara ci saranno altri punti di contatto tra queste due realtà, che culmineranno con una visita direttamente in cava di una delegazione della Nazionale di Mancini.
“Oltre ad essere la Casa delle Nazionali, della formazione degli allenatori, degli arbitri e dei dirigenti del calcio italiano, il Centro Tecnico Federale di Coverciano da oggi è anche uno straordinario luogo d’Arte” ha affermato il presidente della FIGC Gravina, che poi ha proseguito: “Aprire il Centro di Coverciano ad un pubblico eterogeneo e non solo agli appassionati di calcio arricchisce il processo virtuoso di confronto con altri mondi, con l’obiettivo di rendere il calcio più aperto, più moderno e maggiormente integrato con la società contemporanea. Il calcio è cultura popolare, è parte integrante della formazione identitaria della coscienza civile del nostro Paese e, grazie a questa progettualità, si offre strumento per uno scambio di valore e di valori a beneficio delle ragazze e dei ragazzi, che rappresentano il nostro futuro. Desidero ringraziare per la disponibilità e per l’entusiasmo Zerynthia e, in particolare, il maestro Pistoletto, grazie ai quali compiamo un passo fondamentale verso il compimento della rivoluzione culturale di cui mi sono fatto promotore dal mio arrivo alla presidenza federale”.
La rassegna culturale ‘Arte e Calcio: contaminiAMOci’, contribuirà inoltre ad uno dei principali obiettivi che la FIGC, grazie anche alla condivisione del Comune di Firenze rappresentato oggi all’inaugurazione della rassegna dal Sindaco Dario Nardella, si è prefissata per il prossimo futuro: aprire Coverciano alla città, rendendo sempre più fruibili per la cittadinanza una serie di spazi del Centro, che vuole affermarsi sempre più come parte integrante e inclusiva del progetto di sviluppo della comunità e non come un luogo chiuso e impenetrabile, come è stato percepito in passato. La recente approvazione da parte del Comune di Firenze al piano di riqualificazione di Coverciano, proposto dalla FIGC e da Federcalcio Servizi, si basa infatti proprio su questa nuova aspirazione del Centro Tecnico, che punta a trasformarsi in un polo multifunzionale d’eccellenza a livello mondiale, ma che custodisca sempre l’eredità culturale e sportiva fiorentina, come vollero fin dalla sua origine i fondatori Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e Dante Berretti e gli architetti Francesco Tiezzi e Arnaldo Degli Innocenti.
In tal senso, il progetto permetterà, grazie al coinvolgimento di diversi stakeholders istituzionali, degli istituti scolastici e delle associazioni culturali, di rafforzare ulteriormente il legame con il territorio fiorentino. E, al tempo stesso, contribuirà a promuovere tra i più giovani l’arte contemporanea ed i messaggi che le opere esprimono su temi sempre più rilevanti per il futuro del mondo, come ad esempio sul rispetto dei diritti umani e sullo sviluppo sostenibile. Il calcio, in questo senso, diventa a suo modo uno strumento culturale, che sfrutta il suo linguaggio e la sua capacità di rivolgersi ai giovani, per amplificare le parole che gli artisti racchiudono nelle loro opere verso un pubblico globale.
"Questa iniziativa - ha sottolineato il Sindaco di Firenze Dario Nardella - rappresenta un’occasione di riflessione culturale sul calcio. Ed è l'aspetto 'umanistico' dello sport più amato dagli italiani ad essere protagonista di un progetto che sottolinea come l'arte e il calcio, esperienze immersive ed uniche nel loro genere, hanno un punto unico: la massima libertà espressiva. Entrambi, inoltre, sono un linguaggio globale in grado unire culture e personalità differenti. Il binomio arte e sport divenne inscindibile in Grecia, tanto che le gare e gli esercizi di palestra furono uno dei temi preferiti dagli artisti. Si può quindi affermare che l’una, l’arte, sia il completamento dell’altro, lo sport, e che siano reciproca fonte di ispirazione, dai tempi degli antichi greci ad oggi e negli anni a venire. Uno sport vince sempre più se gioca di contaminazioni fuori dalle arene competitive, in modo particolare con l’arte. E questa iniziativa, che si realizza nell' 'Università del calcio italiano' ci mostra che quello tra calcio ed arte è un legame che offre infinite possibilità di sviluppo creativo".
Il calcio nella formula della creazione. Il percorso si apre con una grande installazione permanente all’ingresso di Coverciano, ‘Il Calcio nella Formula della Creazione’, realizzata con 100 sfere in marmo, che richiamano i palloni da calcio. Le sfere sono tutte di colori differenti, di marmi originari delle diverse parti del mondo, in riferimento alle tante squadre del gioco del calcio.
All’interno la mostra ospita il ‘Piccolo Tempio del Calcio nella Formula della Creazione’ nel quale la formula è messa in rilievo su una superficie specchiante con al centro il pallone.
Nella sala adiacente ci accoglie l’opera storica ‘Il Mappamondo’, una struttura di meridiani e paralleli metallici che contiene una sfera di giornali di un metro di diametro.
Nel corridoio che porta alle sale interne pendono dal soffitto, come bandiere, le immagini di 28 simboli della creazione realizzati nel mondo.
A fianco del campo ‘Vittorio Pozzo’, dove gli Azzurri sono soliti allenarsi per preparare i loro impegni internazionali, troviamo un grande billboard con impresso, in colore vermiglio, il simbolo della creazione.
Nel Museo del Calcio è esposta un’opera realizzata con due sfere dalla dimensione del pallone. Una si riflette nell’altra creando nel rispecchiamento una terza sfera che è la rappresentazione del calcio nella formula. La formula della creazione, espressa in numeri, è la seguente: 1 e 1= 3 per il gioco del calcio vuol dire che 1 e 1 sono le 2 squadre e il 3 è l’avvenimento della partita. Come sottolinea lo stesso Pistoletto “Quando mi trovo a spiegare ai bambini i tre cerchi del Simbolo della Creazione, riprendo il tema del football: in un cerchio c’è una squadra, nel cerchio opposto un’altra squadra e al centro del cerchio, di mezzo, c’è il pallone che è il caso. La palla è la posta in gioco non la vita umana e ognuno cerca di portare la propria intelligenza e capacità al massimo grado giocando con il caso, con quel pallone si attiva la partita che oggi ci vede in campo a competere insieme per indirizzare il caso verso un nuovo stadio dell’umanità. Il cosiddetto tifo sportivo vede masse di persone contrapporsi verbalmente per partecipare al gioco della creazione esteso all’intera società. Si potrebbe dire che questa sia una partecipazione rituale, addirittura di carattere spirituale dove la creazione non è intesa in senso trascendente bensì immanente, la facoltà di creare si deve applicare così nel gioco della vita".
Nel corso dei mesi estivi e fino a dicembre sono in programma in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, una serie di attività didattiche con il coinvolgimento degli studenti delle scuole, delle Università, delle Accademie e delle scuole calcio.