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Arbitri, stadi, Olimpiadi, violenza: incontro Petrucci-Abete-Matarrese

giovedì 7 febbraio 2008

Arbitri, stadi, Olimpiadi, violenza: incontro Petrucci-Abete-Matarrese

Il presidente del Coni Petrucci difende gli arbitri. Dopo le dichiarazioni del presidente della Fifa Blatter che a Zurigo, in occasione dell’amichevole Italia-Portogallo, ha elogiato la classe arbitrale italiana (”gli arbitri italiani sono di grande classe, hanno passato una situazione difficile, ma la Federazione diretta dal dottor Abete ha ripreso in mano la faccenda”), anche il numero uno del Coni ha affrontato l’argomento. Di arbitri, di fuori quota della nazionale olimpica per Pechino 2008, della carta dei tifosi, del decreto Meandri sulla privatizzazione degli stadi, del caso Webster si è parlato questa mattina, nel corso dell’incontro informale che Petrucci, accompagnato dal segretario generale Raffaele Pagnozzi, ha avuto con il presidente della Figc Giancarlo Abete e quello della Lega Antonio Matarrese.

“In Europa – ha dichiarato il presidente del Coni - ci sono quattro campionati sullo stesso piano, Italia, Inghilterra, Spagna e Germania. Abbiamo sette arbitri

internazionali, non capisco perchè solo da noi ci sia ogni settimana questa esasperazione. Oltretutto, rispetto ad alcuni di questi campionati - aggiunge - abbiamo anche meno spettatori, anche se proprio oggi ho accolto con soddisfazione l'intenzione della Lega di lavorare per riportare negli stadi le famiglie. E' possibile che solo noi dobbiamo distruggere gli arbitri? Collina e Gussoni stanno lavorando bene, lasciamoli lavorare in pace”.

 

Interpellato sulla Nazionale Olimpica, il presidente della Figc Abete ha affrontato il discorso sui fuori quota: “Concorderemo la nostra posizione con il Coni – ha dichiarato - nel rispetto di due punti: l'autonomia delle scelte tecniche e il dovere di dare il meglio. Aspettiamo quindi la fine di campionato, ci saranno da valutare le condizioni fisiche dei giocatori e le scelte del ct Donadoni per la nazionale maggiore. Siamo molto lieti che la nazionale di calcio partecipi a Pechino 2008, rafforzando così il senso di appartenenza del calcio a tutto lo sport italiano. L'obiettivo è far bene alle Olimpiadi e la scelta di far slittare al 31 agosto l'inizio del prossimo campionato testimonia la volontà di andare più avanti possibile”.

Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati anche gli argomenti inerenti la violenza negli stadi e la “carta dei tifosi”, temi sui quali Coni, Figc e Lega hanno dichiarato “piena sintonia”.