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Approvato il decreto anti violenza sulla sicurezza negli stadi. Mano dura del Governo

venerdì 8 agosto 2014

Approvato il decreto anti violenza sulla sicurezza negli stadi. Mano dura del Governo

Via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto anti violenza sulla sicurezza negli stadi. Mano dura da parte del Governo: estensione del Daspo a chi è condannato per reati di ordine pubblico, Daspo aumentato fino a 10 anni per i recidivi, Daspo al “branco”, inasprite le sanzioni penali contro le frodi sportive, sono alcune delle misure che verranno adottate e che sono state ufficializzate dal ministro dell’Interno Angelino Alfano nel corso della conferenza stampa che si è svolta al termine del Cdm.
“Con questo decreto abbiamo voluto dire che lo Stato ha perso la pazienza con chi vuole rovinare il calcio. Non accetteremo più – le parole di Alfano - che teppisti e facinorosi si avvicinino allo stadio. Quello che è accaduto allo stadio Olimpico non deve succedere più, per questo il nostro pensiero va alla mamma di Ciro Esposito che ha dato un grande insegnamento a tutti quelli che pensano di poter rovinare con la violenza la domenica degli italiani”.
Quindi il ministro ha parlato delle nuove norme. “Il daspo di gruppo, il daspo al branco è una novità assoluta, molto importante. Abbiamo voluto dare certezza
che determinati tipi, certi soggetti, non saranno più in giro allo stadio. Inoltre ci sarà l’estensione Daspo a chi è condannato per reati di ordine pubblico, Daspo aumentato  fino a 10 anni per i recidivi, e Daspo fino a tre anni al capo del gruppo”.
Altre novità importanti: fino a 6 o 9 anni di reclusione per chi manipola partite e trucca le gare; arresto differito per istigazione a razzismo; al ministro dell'Interno andrà il potere di divieto di trasferta fino a due anni per gravi episodi di violenza con la chiusura della curva o il divieto di vendita dei biglietti alle tifoserie.
“Le società – ha dichiarato ancora Alfano - sono state chiamate a segmentare
gli stadi, abbiamo chiesto ai club uno sforzo per mettere a norma gli impianti”.