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Appello di Sacchi alle società: “Investire di più sui settori giovanili”

giovedì 16 dicembre 2010

Appello di Sacchi alle società: “Investire di più sui settori giovanili”

“In Italia si investe molto di meno rispetto alle altre nazioni europee e non si formano ragazzi in grado di aiutare le nostre selezioni. Abbiamo studiato due periodi, dall'89 al '99 e dal '99 ad oggi. Oggi fare calcio è più difficile di ieri, le società sono sempre più indebitate, c'è molto nervosismo legato alla voglia di vincere che condiziona tutto”: dati e statistiche alla mano, sono queste le prime considerazioni del bilancio che Arrigo Sacchi ha tracciato dopo i primi quattro mesi di lavoro in Figc, in qualità di Coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili
Nella relazione che ha presentato al Consiglio federale, ha illustrato quello che, a suo parere, è il problema e il modo per risolverlo: “La Federazione – spiega Sacchi – ha dimostrato molta sensibilità e attenzione a questa problematica, servono investimenti e la Figc si sta muovendo in questa direzione. Ho chiesto più stage, più partite internazionali, un coordinamento a 360 gradi. Che non sia un momento buono per il calcio italiano è un dato di fatto, ma non c’è da preoccuparsi. Dall’89 al ’99 le nostre squadre hanno vinto molto e, di conseguenza, anche la nostra Under 21 ha portato a casa tre titoli in quel lasso di tempo. Ad un periodo brillante, fa sempre seguito un ciclo meno buono perché, quando si vince, si tende sempre a rilassarsi. Però è anche vero che, rispetto all’estero, in Italia si investe molto di meno sui giovani”.
Inoltre chi vince oggi in Italia, applica un calcio per nulla divertente. Dice ancora Sacchi: “Le nostre squadre pensano più a distruggere che a costruire. Così si potrà crescere? Portiamo nei settori giovanili i problemi delle prime squadre. Molti allenatori pensano a come fermare l'avversario, non a proporre gioco”.
La richiesta di Sacchi è precisa: “Serve un coordinamento tra le società, il Club Italia, il Settore giovanile scolastico e il Settore tecnico. E serve che i club investano nel settore giovanile. Per questo monitoreremo tutta l’Italia con 12 osservatori sparsi dappertutto, il cui coordinatore sarà Maurizio Viscidi, che darà indirizzi in merito”.

Nella foto Arrigo Sacchi, coordinatore delle squadre nazionali giovanili, con il suo vice Maurizio Viscidi (foto di Maurizio Pittiglio)