Alla Luiss cinque campioni azzurri raccontano la storia d’Italia attraverso il calcio
lunedì 16 maggio 2016
Il racconto delle proprie esperienze nelle grandi competizioni internazionali e con la maglia della Nazionale, l'avvento delle televisioni e poi della tecnologia con l'uso massiccio dei Social network, infine l'Europa calcistica prima e dopo la sentenza Bosman: sono questi alcuni dei temi trattati dai protagonisti dell'incontro intitolato ‘40 anni in 90 minuti – La storia d’Italia raccontata attraverso il nostro calcio’, organizzato dalla FIGC in collaborazione con l’Università LUISS Guido Carli di Roma
Gianni Rivera, Antonio Cabrini, Demetrio Albertini, Pierluigi Collina e Simone Perrotta hanno analizzato, ricorrendo ad alcuni aneddoti personali, il tema del cambiamento del sistema Paese attraverso i diversi scenari e le evoluzioni del gioco del calcio. Ad intervistarli due professori ordinari di Storia Contemporanea, Simona Colarizi e Giovanni Orsina, mentre in platea centinaia di studenti hanno ascoltato i racconti dei cinque ‘campioni’ azzurri e hanno potuto ammirare anche le quattro Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale, esposte per l’occasione nella Sala delle Colonne dell’ateneo romano.
Nel suo intervento introduttivo, il presidente federale Carlo Tavecchio ha sottolineato come lo sport e in particolar modo il calcio abbiano offerto spesso al Paese un’occasione di riscatto dopo alcuni periodi bui: “Lo sport – ha dichiarato Tavecchio - è parte dell'identità e della storia del nostro Paese. Sono orgoglioso di rappresentare la FIGC in questa sede. Il calcio è un fenomeno sociale che unisce e, soprattutto quando si parla in ottica azzurra, in alcune fasi storiche ha rappresentato delle gran belle rivincite per tutto il Paese. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia e delle nostre quattro stelle”.
Pierluigi Collina ha ricordato il rispetto di cui l’arbitro godeva nel mondo del calcio, rapportandolo ad alcune figure cardine della società civile come professori, amministratori etc: “Un tempo – ha spiegato agli studenti il designatore UEFA – l’arbitro era un dilettante, ora invece va in ritiro e si allena come un calciatore”. Antonio Cabrini, Ct della Nazionale Femminile e Campione del Mondo al Mundial di Spagna ’82, ha osservato come i tanti cambiamenti nel mondo del calcio non sempre abbiano rappresentato un’evoluzione, mentre un altro Campione del Mondo, Simone Perrotta ha sottolineato il ruolo giocato oggi dalla tecnologia dentro e fuori dal campo: “I Social Network hanno cambiato la vita dei calciatori”. Delle differenze tra il calcio di oggi e quello di qualche anno fa hanno parlato anche Demetrio Albertini e Gianni Rivera: “Ho vissuto un’epoca molto romantica del calcio – ha ricordato il presidente del Settore Tecnico della FIGC - con meno soldi e più umanità”.