Attualità

Abete: “Troppe polemiche, lavoriamo per una dimensione migliore”

lunedì 19 novembre 2012

Abete: “Troppe polemiche, lavoriamo per una dimensione migliore”

Abbassare i toni e ricordarci che il resto del Mondo ci osserva. Il presidente della Figc Giancarlo Abete intervenendo a ‘La Politica nel pallone’ su Gr Parlamento ha commentato la nuova polemica tra Inter e Juventus: "Non ce n'era bisogno. I giornali di oggi presentano in maniera corretta quanto accaduto e quando si legge di uno scontro che fa solo danni, di polemica fuori luogo, questo rappresenta una dimensione comprensibile sul versante delle emozioni, ma che non fa bene ad un corretto clima per portare avanti un campionato ancora all'inizio. Queste situazioni non ci gratificano, a livello internazionale diamo l’immagine di un calcio rissoso. Dobbiamo tutti, invece, lavorare per  una dimensione migliore''.
“Ho visto le ultime partite della Nazionale sempre accanto al presidente della federazione avversaria. Forse – ha dichiarato il presidente federale - mi sono abituato troppo ad una dimensione di rispetto. Il sereno, qui da noi, tornerà, ma dovrebbe essere stabile. Ci vuole uno sforzo da parte di tutti. Il tentativo di ritrovare serenità è stato fatto ai massimi livelli''.
Il rischio è che vengano perse di vista le vere problematiche del calcio italiano: “Dobbiamo aspettarci altre polemiche che sono fisiologiche. Ma bisognerebbe capire – ha spiegato Abete - quali sono veramente i problemi centrali del calcio, non legati ai contenziosi che, tra alcune società, stanno assumendo una dimensione storica. I problemi reali sono legati alla competitività internazionale, alla necessità di nuovi stadi, all'assenza di episodi di violenza''.
Anche dopo l’episodio del rigore negato all’Inter con il Cagliari c’è chi ha chiamato in causa l’arbitro addizionale, reo di non aver segnalato il fallo: ''Non pensiamo che questa figura possa essere la soluzione di tutti i problemi, nessuno lo ha mai promesso. La situazione poteva essere valutata dall'arbitro: era in grado di dare una valutazione su un contrasto a cavallo dell'area di rigore. Si può giudicare negativamente la decisione del direttore di gara, è lui che decide. Gli arbitri addizionali dipendono sempre da quello centrale, questa è la scelta che la Uefa ha fatto sin dall' inizio. Deve esserci maggiore coordinamento all'interno di gruppi di lavoro nati ad agosto 2012 – ha detto il presidente federale, chiarendo che ''la Uefa convocherà le 53 federazioni per accelerare l'inserimento degli arbitri addizionali nelle competizioni nazionali''. Abete ha poi ribadito come la moviola in campo non sia una soluzione credibile, visto che Uefa e Fifa non l’hanno nemmeno presa in considerazione e che la tecnologia potrebbe essere utilizzata nei prossimi anni solo per episodi legati a ‘gol fantasma’ :''La posizione dell' International Board – ha ricordato il presidente - si limita alla sperimentazione della goal line technology''.