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Abete sugli arbitri: “Sono sereno. Un errore non può minare il sistema”

lunedì 3 ottobre 2011

Abete sugli arbitri: “Sono sereno. Un errore non può minare il sistema”

Il campionato con i suoi risvolti, le problematiche, gli errori arbitrali, e la Nazionale italiana, da oggi in ritiro a Coverciano, che si prepara ad affrontare le ultime due gare del girone a qualificazione già conquistata con due turni di anticipo. Di questo ha parlato oggi il presidente della Figc Giancarlo Abete, intervenuto alla trasmissione “La Politica nel Pallone”.
In particolare la direzione dell’arbitro Rocchi, nel match di sabato scorso Inter-Napoli, è stata al centro del collegamento radiofonico: “Gli arbitri possono lavorare tranquillamente. Non mi allarma la situazione, sono dispiaciuto se ci sono prestazioni non positive da parte dei direttori di gara e quella di Rocchi non è stata una prestazione all'altezza della partita”.
Una direzione di gara finita al centro delle polemiche da parte del club nerazzurro. Abete, però, replica: “Sono sereno che tutto il sistema federale, e dunque anche il mondo arbitrale, sia, come sempre, al di sopra delle dialettiche normali e legittime tra le società”. E a chi parla di una sorta di 'ritorsione' nei confronti dell'Inter per la questione legata allo scudetto del 2006, il presidente federale risponde: “Non c'è alcun tipo di rapporto. Le proteste sono legittime in relazione ad una partita determinata da un episodio. Nessun legame, quindi, fra una prestazione negativa di un ottimo arbitro come Rocchi e le situazioni aperte sul fronte delle dialettiche fra le società e la Federazione. Non c'è nessun rapporto con il caso scudetto 2006, al di là delle amarezze e delle delusioni e delle proteste legittime in relazione ad una gara che ha avuto un episodio che di fatto l'ha determinata. In questo momento il problema di alcune squadre è più complessivo, per alcuni club ci sono già stati cambi di allenatori, situazioni di risultati altalenanti nelle Coppe. Bisogna distinguere la dimensione di una protesta a fronte di una situazione di un arbitraggio non adeguato. Incontro con i vertici arbitrali? C'è sempre un contatto, ma non collegato al lunedì o al fatto di dare conto di specifiche situazioni. Ho letto con attenzione le dichiarazioni di Braschi questa mattina e mi sembrano parole calibrate, consapevoli di una partita che tutti speravamo non avesse questi problemi che si sono evidenziati. Bisogna sempre renderci conto che purtroppo può capitare: siamo alla quinta giornata con 38 partite in cui alcuni errori ci saranno. Bisogna limitarli ma anche conviverci”.
“E’ ipotizzabile – conclude Abete - un incontro fra le componenti perché, in occasione della stagione 2010-11, abbiamo sostituito il tradizionale incontro di fine anno con una serie di passaggi intermedi in modo da consentire il massimo livello di collegamento fra arbitri e club. Dobbiamo programmarlo con Nicchi, l'importante è che la frequenza degli incontri non venga messa in relazione con eventuali incidenti di percorso che ci sono stati o che si potrebbero essere”.
Per quanto riguarda la gara dell’Italia a Belgrado, ricordando l’accordo di cooperazione stipulato con la federazione serba, Abete
“Sono stato presente giovedì sera e venerdì mattina ad un accordo di collaborazione con la Federcalcio serba. C'era reciproco impegno di dare segnali di rapporto positivo anche nei confronti della tifoseria serba, trasferire un messaggio che gli incidenti di Genova non avevano determinato la rottura nei rapporti o situazioni di conflitto fra le federazioni. Per noi è una gara importante, stiamo recuperando posizioni nel ranking, abbiamo una striscia positiva. Prandelli ha messo insieme sette vittorie e un pareggio nelle qualificazioni: vogliamo continuare a fare bene. Altresì questa gara è molto importante anche per la Serbia, ancora in lizza per i play off con Estonia, Nord Irlanda e Slovenia”.
Da qui all’Europeo l’Italia affronterà mesi fondamentali per il progetto di crescita portato avanti da Prandelli: “I prossimi mesi – conclude Abete - saranno di grande attenzione al gruppo di Prandelli: abbiamo due gare ufficiali, poi due amichevoli di livello, in Polonia e in casa con l'Uruguay, quindi una gara programmata a febbraio con l'Olanda. Cercheremo di creare il massimo rapporto con Lega e club per favorire anche qualche stage che consenta di approfondire il livello di preparazione e di avvicinamento agli Europei: per noi è un passaggio importante e dobbiamo prepararlo al meglio”.