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Abete: “Per i Mondiali in Qatar ipotesi inverno e campionato a due fasi”

martedì 20 maggio 2014

Abete: “Per i Mondiali in Qatar ipotesi inverno e campionato a due fasi”

Il Mondiale in Qatar del 2022, la Nazionale in vista della partenza per il Brasile, le Licenze Uefa sono tra gli argomenti affrontati oggi dal presidente della Figc Giancarlo Abete a margine di un focus svoltosi nell'università romana La Sapienza proprio sulla rassegna calcistica. “Il Mondiale in Qatar del 2022 – ha sottolineato il presidente federale - rappresenta al momento una complessità, andrà presa una decisione sulla data. Su questo ci sono posizioni articolate tra Fifa e Uefa. La Fifa punta a fare i mondiali nel 2022 e tra le varie situazioni ipotizza la data di gennaio come quella in qualche modo più significativa, la Uefa ritiene che si possa ragionare sia sul 2022 che sul 2023 e vede meglio gli ultimi mesi dell'anno, al limite novembre e dicembre 2022”.
Abete ritiene comunque che “il dominus resta la Fifa e il suo Comitato Esecutivo. Sono questioni ancora in progress e dal punto di vista delle decisioni ufficiali non c'è nulla. Ci sono aggiornamenti costanti in sede Uefa, nel rapporto con l'Eca e con la rappresentanza dei club e le Leghe. Se ne parlerà dopo il Mondiale 2014”. I Mondiali d'inverno rappresenterebbero tuttavia “un problema - precisa Abete – sul fatto dei diritti televisivi e di impatto sui campionati per i fermi e le soste e Germania, Inghilterra e Italia hanno già posizioni differenziate. Quindi sarà una situazione piuttosto complessa”.
Un altro Mondiale, Brasile 2014, è alle porte. “Il Mondiale è una competizione aspra e ci sono nazionali che hanno fatto meglio di noi. Lo dice il ranking Fifa e lo dicono anche i risultati della Spagna, oltre al fatto che in Sudamerica non ha mai vinto una squadra che non fosse sudamericana. Le favorite? Il Brasile perché gioca in casa, poi Argentina, Germania e Spagna: tutte Nazionali che stanno a un livello superiore. Per noi il mondiale è un'opportunità oltre che una prova impegnativa sul versante tecnico. Sappiamo che dobbiamo fare squadra. Non è la singola individualità che ti fa vincere il Mondiale, non è mai stato così, noi abbiamo sempre retto con la capacità di fare squadra”.

Il presidente federale ha anche commentato la decisione delle Commissioni federali di Primo e Secondo grado di non concedere la Licenza Uefa al Parma: “Ci dovrebbe essere tempo per il Parma di fare ricorso fino al 22, poi penso ci sarà la possibilità per la Federazione e per il Torino, se viene riconosciuto come parte interessata, di fare delle controdeduzioni fino al 24 maggio, termine utile. Poi il 28 maggio ci sarà la decisione dell'Alta Corte”.