Attualità

Abete parla di arbitri, scommesse, calendario, campionato e Champions

lunedì 20 febbraio 2012

Abete parla di arbitri, scommesse, calendario, campionato e Champions

Nella settimana di Milan-Juve, il presidente della Figc Abete, ai microfoni de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento, torna sulle polemiche arbitrali dei giorni scorsi e parla anche di alcuni problemi di stretta attualità legati alla Lega di serie A, all’ipotesi di un campionato a 18 squadre, alle scommesse e all’atteso impegno del Napoli in Champions League contro il Chelsea.

LE PAROLE DI CONTE – “Sono state abbastanza forti, anche se lo stesso tecnico della Juventus ha evidenziato che fa parte del calcio rappresentare situazioni meritevoli di attenzione”. Il riferimento è alle polemiche scatenate da Conte dopo il pareggio con il Parma per la mancata concessione di rigori a favore della Juventus, con la richiesta di arbitri solo internazionali. “C'è un problema di fondo - spiega Abete - ed è l'impostazione di Nicchi e Braschi di far ruotare gli arbitri per far sì che non dirigano uno stesso club per più di un tot di partite, perchè non è pensabile che alcuni club abbiano solo arbitri internazionali. Gli arbitri ruotano e si può avere la concezione di essere diretti da un arbitro più o meno esperto, tenendo così i venti club nella stessa situazione”. Abete, che non crede che il problema si possa risolvere con l'aumento del numero dei direttori di gara rispetto ai venti attuali per la massima serie, chiede invece più serenità ai dirigenti “che debbono essere sè stessi sia quando ritengano di aver subito un torto, sia quando elogiano la prestazione dell'arbitro”. “Il riferimento a Calciopoli da parte di Conte non
mi ha dato fastidio, è una realtà purtroppo esistente nel calcio italiano che non evoca in me nulla se non tristezza, sono talmente abituato che mi rimane un ricordo tranquillo, non è una novità. Fatti così importanti e traumatici ci accompagnano per molti anni e hanno prodotto danni anche al nostro ranking. Ci sono ricorsi in atto della Juventus, una serie di situazioni aperte,
hanno i loro tempi e i loro livelli decisionali. La Juve sta portando avanti le sue tesi in tutti gli ambiti istituzionali e la federazione con grande tranquillità rappresenta le posizioni di questi anni”.

CAMPIONATO A 18 SQUADRE – “Riportare la serie A a 18 squadre? Ci si può arrivare, ma intervenendo sul sistema delle retrocessioni. Inutile pensare che la Serie A dia il via libera, l'idea non aggrega il numero in Lega, ma ci si può lavorare”.

CHAMPIONS LEAGUE – “C’è grande attesa per il Napoli, grande soddisfazione per ognuno di noi che amiamo il calcio, per una partita non ipotizzabile anni fa. C'è grande fiducia nelle nostre squadre e c'è grande attenzione in particolare per la Champions per il fascino che ha. Puntiamo tutto sulla Champions per mantenere le posizioni del ranking: quest’anno sono arrivati 51 punti dalla Champions e 18 dall'Europea League e la
quarta posizione in questo momento la dobbiamo difendere, essendo
staccati dalla terza. Per alcuni anni non sarà possibile rientrare nelle prime tre posizioni della classifica generale che prende in considerazione gli ultimi 5 anni”.
CALENDARIO - Il presidente della Figc considera "auspicabile" un ripensamento del calendario per evitare, in futuro, che il maltempo influisca sul regolare svolgimento del campionato. “Il problema sarà oggetto di un dibattito. La logica non è demonizzare un periodo contrassegnato da un'ondata di maltempo eccezionale, ma operare su più fronti e rendersi conto che solo in Italia ed in Spagna i campionati iniziano più tardi rispetto al resto
d'Europa. E questo crea problemi sia per le nazionali che per i club che disputano le Coppe. Non si tratterebbe di recuperare mesi, ma di lavorare su quel paio di giornate che permetterebbero di avere un po' di respiro per il calendario”.
CONTRATTO DI LAVORO – “La Lega ed il presidente Beretta erano molto soddisfatti perchè considerano l'accordo innovativo e quindi va rinnovato. Federazione e Coni non staranno con le mani in mano qualora ci fosse la volontà di creare un incidente di percorso”.
SCOMMESSE – “Potrebbero esserci effetti sulla classifica, ma lo spartiacque è il momento dell'iscrizione ai campionati e bisognerà valutare se l'afflittività di eventuali sanzioni sia da riferire alla stagione in corso o a quella futura”.
COMMISSARIO AD ACTA – “Io commissario ad acta della Lega di Serie A? Non esiste. Serve una riflessione più complessiva che va fatta in Lega, il commissario ad acta serve per rendere praticabili alcune modifiche che non sono all'interno della titolarità dell'assemblea. Se queste ci sono, il commissario ad acta non può 'bypassarle'. C'è un problema di governance complessiva del nostro sistema che va al di là del valore del presidente Beretta: c'è uno spazio di governance più limitato rispetto al passato,
è un problema strumentale e di scelta strategica”.



Foto di Maurizio Pittiglio