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Abete: “Il ricambio in Italia non è facile, spero che Prandelli rimanga”

venerdì 7 marzo 2014

Abete: “Il ricambio in Italia non è facile, spero che Prandelli rimanga”

La fiducia in Prandelli, con la speranza di un imminente rinnovo del contratto, e la consapevolezza che tra cento giorni in Brasile la Nazionale avrà un compito arduo, visto che rispetto ad altri Paesi non sono tanti i giovani talenti ‘esplosi’ negli ultimi anni. Il presidente federale Giancarlo Abete ammette le criticità del nostro calcio, ma evita inutili allarmismi dopo la sconfitta in amichevole con la Spagna, sottolineando come il Mondiale non sia dietro l’angolo: "E' un periodo ancora abbastanza lungo – dichiara il numero uno della Figc, ospite in studio a Sky Tg 24 - e cerchiamo di prepararlo al meglio. C'è stata la disponibilità delle società per convocare 31 giocatori all'Acqua Acetosa lunedì, martedì e mercoledì, poi il 14 ed il 15 aprile ci saranno dei test per i giocatori che fanno parte della rosa. Cerchiamo di favorire al massimo la preparazione di giocatori e tecnico. E' una vigilia normale, dico sempre che una federazione e un tecnico della Nazionale hanno due competizioni in 4 anni, Europeo e Mondiale, quindi c'è un'attenzione particolare perché è una delle pochissime opportunità per federazione e Ct di ottenere un risultato”.

In occasione dell’ultima amichevole con la Spagna Prandelli ha ribadito come negli ultimi anni altre Nazionali abbiano avuto una crescita maggiore rispetto all’Italia: “Se nelle classifiche dei giocatori che si sono messi in luce negli ultimi anni – conferma Abete - gli italiani sono in numero ridotto e quei pochi sono i giocatori storici come Buffon e Pirlo, questo significa che il ricambio non è facile, ed è un fatto oggettivo. Il nostro calcio  ha delle complessità, non riconoscerlo è fuori dal mondo".

La fiducia nel Commissario tecnico è massima e la Federazione sarebbe felice di poter continuare insieme a lui questo percorso: "Speriamo rinnovi, come sempre ci sarà un incontro e fin dal primo giorno abbiamo detto che speravamo rimanesse. Ci incontreremo entro marzo e speriamo prolunghi il suo contratto per dare continuità ad un lavoro ben fatto in questi ultimi anni".

Dopo aver confermato che al termine della stagione verrà fatta una riflessione sul quadro normativo relativo alla discriminazione territoriale (“Non è una norma ma una sanzione della discordia. La situazione ha un risalto mediatico grandissimo ma fin qui, su 42 società, ne sono state sanzionate solo tre, il che vuol dire che la situazione non è deflagrante”), Abete è tornato a parlare anche dell’utilizzo della moviola in campo,sui cui manca il consenso dei massimi organi calcistici internazionali: “Oggi c'è l'utilizzo della tecnologia per il gol non gol, un dirigente, ex Pallone d'Oro, come Platini che è  contrario, 209 paesi che fanno riferimento alla Fifa in cui il dibattito non è così ricco come in Italia. Queste sono le norme e vanno rispettate e non c'è un consenso politico a delle modifiche. Poi, dobbiamo capire cosa vuol dire moviola: De Rossi è stato squalificato con la prova tv, ma la Roma ha fatto ricorso, e questo significa che l'utilizzo differito del mezzo televisivo porta a valutazioni diverse".