Attualità

Abete: fronte comune sul razzismo. La Federcalcio in prima linea

martedì 14 maggio 2013

Abete: fronte comune sul razzismo. La Federcalcio in prima linea

In attesa della telefonata annunciata dal presidente della Fifa Joseph Blatter, che ha dichiarato “trovo sorprendente e non comprensibile che la Disciplinare abbia deciso solo una multa 24 ore dopo i fatti di Milan-Roma e senza indagini” , il presidente della Figc Giancarlo Abete ha ribadito la ferma posizione di non tollerabilità nei confronti degli episodi di razzismo da parte della Federcalcio, in linea con il progetto della Uefa di ampliamento del quadro normativo.
Non più solo multe, ma settori dello stadio chiusi e, in seconda battuta, la chiusura totale dell’impianto: Abete ribadisce il concetto espresso il giorno dopo la domenica di campionato e l’episodio di razzismo che si è verificato a Milano. “Già a fine marzo e quindi un mese e mezzo fa – ha sottolineato Abete intervenendo telefonicamente alla trasmissione “Novanta Minuti” di Rai Sport -  la Uefa ha individuato nel razzismo e nelle scommesse gli argomenti base dell’Esecutivo. Di conseguenza è stato deciso di modificare il quadro normativo inserendo la norma della chiusura parziale, e in seconda battuta totale, dello stadio. La Figc è stata tra i promotori di questa iniziativa in sede Uefa e abbiamo annunciato che avremmo modificato il nostro codice di giustizia sportiva a partire dalla stagione 2013/2014. Le nostre norme, peraltro, già prevedono la sospensione delle partite e i punti di penalizzazione in caso di episodi di razzismo, norme che siamo decisi a rinforzare ulteriormente”.
Da sempre sensibile a questa problematica, Abete ha spiegato ancora: “Ho letto le dichiarazioni rilasciate dal presidente Blatter dove dice che si sarebbe messo in contatto con la Figc. Noi siamo in attesa. Però mi preme sottolineare che, in merito alla gara Milan-Roma, c’è stato un ottimo coordinamento tra i responsabili dell'ordine pubblico, l’arbitro Rocchi, il quarto uomo e i giocatori. La procedura ha funzionato, c’è stata anche una momentanea sospensione della partita, proprio in seguito alla segnalazione dell’episodio da parte dei giocatori all’arbitro”.
“Le multe – aveva detto Abete nei giorni scorsi  - diventano una modalità che non risolve il problema, perchè a certi personaggi non interessa nulla che le società prendano ammende di 10-20mila euro, anzi determina quasi una centralità del loro ruolo nei confronti delle società stesse; inoltre la multa non determina una sanzione penalizzante”