Attualità

Abete: “Figc e calcio sempre sensibili alla difesa dei diritti umani”

lunedì 30 aprile 2012

Abete: “Figc e calcio sempre sensibili alla difesa dei diritti umani”

“Il calcio aiuterà a far parlare del caso di Iulia Timoshenko: è sempre così, in occasione dei grandi eventi sportivi si accendono i riflettori anche sulle tematiche sociali dei Paesi che li ospitano. E la Figc e il calcio sono sempre sensibili alla difesa dei diritti umani”: è questa la posizione del presidente della Figc Giancarlo Abete sul caso della leader dell'opposizione ucraina in carcere.
Ribadendo la “sensibilità” verso determinate questioni da parte della Federazione, il presidente sottolinea che “il nostro punto di riferimento è il Coni. Noi, come le altre federazioni - afferma Abete - dipendiamo dal Comitato olimpico, che a sua volta ha come principali interlocutori la presidenza del Consiglio e il ministro dello Sport. Con il Coni c'é totale sintonia e siamo pronti ad attuare qualsiasi iniziativa che ci venisse chiesto di prendere”.
Abete è convinto che il prossimo Europeo può essere una occasione per porre l'attenzione mondiale sul caso Timoshenko. “Credo che il calcio e lo sport, in occasione di un grande evento in un determinato Paese, siano molto utili - sostiene il presidente della Figc - perché l'attenzione tocca anche problematiche politiche e sociali o questioni legate ai diritti umani che altrimenti restano in ombra. Lo si è visto anche con i Giochi olimpici di Pechino 2008. Come Figc - conclude Abete - abbiamo sempre grande attenzione per quanto avviene in un Paese dove si svolge un evento che ci coinvolge, come accade in questo caso in Ucraina per la vicenda dell'ex premier in carcere da mesi”.
 
Una dichiarazione, in linea con la posizione del presidente Abete, è stata rilasciata dal Ministro dello sport Piero Gnudi: “Quando vengono violati i diritti soggettivi e i principi democratici – queste le parole di Gnudi - lo sport non può voltarsi dall'altra parte”.
La dichiarazione del Ministro si innesta nel crescente dibattito internazionale sul caso della leader dell'opposizione ucraina, che ieri ha avuto una accelerazione dopo le rivelazioni del settimanale tedesco 'Der Spiegel', secondo cui la cancelliera Angera Merkel annullerà la prevista partecipazione a Euro 2012 se la Timoshenko non sarà rilasciata prima del fischio di inizio.