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Abete d’accordo: “Il calcio non sarà più divertimento per presidenti ricchi”

martedì 25 gennaio 2011

Abete d’accordo: “Il calcio non sarà più divertimento per presidenti ricchi”

Il presidente della Figc Giancarlo Abete raccoglie il messaggio del presidente della Uefa Michel Platini sul fair play finanziario: “Il fair play finanziario dovrà rivolgersi in primis a un versante culturale e in secondo luogo al versante tecnico. Il nostro calcio non potrà più essere un divertimento per presidenti ricchi o per mecenati, o per quanti vogliono entrare in una società a costo zero sfruttando magari anche l'immagine di una città, quanto semmai un gioco popolare ad alti livelli. Impedire la ricapitalizzazione dei club è il messaggio più forte del progetto di fair-play finanziario. Il vincolo della ricapitalizzazione è la vera novità culturale che può far sì che alla guida dei club ci siano imprenditori veri, che accettano il rischio dei loro investimenti”.
Nel corso del suo intervento a Coverciano, a chiusura dei lavori del “Il Calcio e chi lo racconta”, il seminario promosso dall’USSI e dalla Federcalcio, Abete ha anche ribadito la linea ferrea seguita dalla Figc sul controllo dei bilanci: “Le norme di iscrizione ai campionati seguono linee di rigidità, se pensiamo che quest'anno sono stati assegnati 63 punti di penalizzazione per la mancanza di impegni che dovevano essere rispettati dai club. Ed ancora mancano gli step di verifica sui pagamenti degli stipendi dei giocatori”.
SCOMMESSE - Un altro tema delicato che coinvolge il mondo del calcio è quello delle scommesse sportive. Il presidente Abete non è disposto a fare sconti a nessuno: “Quella delle scommesse è una grande problematica per il calcio attuale, sarà necessario il massimo coordinamento tra realtà statuale e realtà sportiva. Dobbiamo evitare che il calcio diventi oggetto di aggressioni e la Figc dovrà avere un ruolo centrale per contrastare il fenomeno. Abbiamo ricevuto 6 segnalazioni nel 2005, 9 nel 2009 e 6-7 nel 2010 riguardo a giocate anomale e partite sospette, due voci che non sono sempre correlate, ma che tuttavia danno un quadro della situazione esistente”.
STADI - Giancarlo Abete non ha neppure mancato di affrontare la questione delle infrastrutture sportive e degli stadi, sollecitando risposte veloci: “A gennaio 2011 la legge è ancora bloccata all'esame della Camera, dopo l'approvazione al Senato nel 2009. Dobbiamo senz'altro darci una regolata sulle tempistiche”.
VIVAI - Sul fronte dei vivai, per il presidente federale è necessario continuare a credere negli investimenti. “Se le società non rafforzeranno la loro attenzione sui vivai, avremo difficoltà a competere a livello di club in campo internazionale. Auspico che si torni a investire sulla qualità dei nostri giocatori tramite la struttura dei vivai”.
NAZIONALE - Abete ha chiuso il suo intervento parlando anche di temi attuali del calcio. A cominciare dal possibile approdo di Paolo Maldini allo staff tecnico azzurro. “Siamo in pressing su Maldini, ma lui al momento sta maturando riflessioni sul suo futuro. Per Paolo le porte della Federazione sono sempre aperte. Sarebbe un nome importante dopo quelli di ex calciatori quali Baggio, Albertini e Rivera”.
Sempre sul fronte azzurro, c'è ottimismo sul futuro della coppia Balotelli-Cassano. “Cassano è un grande giocatore, atteso ora a un ciclo nuovo nel Milan. Lui e Balotelli dovranno abbinare qualità di rendimento a qualità comportamentali. Questa Nazionale è alle prese con un cambio generazionale ed ha bisogno di entrambi”.


Nella foto: da sinistra il segretario generale della Uefa Infantino, il presidente Platini e il presidente della Figc Abete (foto Sabe)