Attualità

Abete alla LUISS: la Coppa del Mondo, un simbolo condiviso

lunedì 5 maggio 2008

Abete alla LUISS: la Coppa del Mondo, un simbolo condiviso

L’entusiasmo per l’arrivo della Coppa del Mondo FIFA nell’aula magna dell’Università LUISS “Guido Carli” ha fatto da cornice al faccia a faccia tra il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete e gli studenti dell’ateneo romano, a conclusione della prima giornata del ciclo di incontri “Sport & Impresa – I valori comuni”, organizzato nell’ambito della “Festa dello sport”. Ad aprire il dibattito moderato dal giornalista Giorgio Porrà, un filmato celebrativo che ha ripercorso le tappe salienti della vittoria azzurra nel Mondiale 2006. “E’ stata una bellissima esperienza – ha detto Abete - la Coppa del mondo non è un oggetto fisico ma un simbolo condiviso da più generazioni di tifosi al quale la Federazione ha tributato in più occasioni una giusta celebrazione nel corso di questi anni. Il calcio rimane un momento di comunicazione eccezionale e l’occasione per ritrovare ogni tanto momenti di grande gioia”. Ampio lo spettro delle domande formulate dagli oltre 300 studenti presenti, anche di stretta attualità, al quale il presidente federale ha fornito le proprie valutazioni. “In Italia la guida tecnica della Nazionale è stata tradizionalmente il completamento di una carriera costellata di successi nel calcio di club (Sacchi, Lippi) o la valorizzazione di risorse provenienti dal settore tecnico federale (Bearzot, Vicini, Maldini, Zoff). Con Donadoni per la prima volta la FIGC ha investito su un tecnico ‘esterno’, giovane e dalle ottime prospettive di carriera” – ha sottolineato Abete, confermando la volontà comune per individuare un percorso finalizzato alla prosecuzione del rapporto di collaborazione, e smentendo voci di pre-contratto con altri tecnici. Il confronto ha interessato anche il tema del parallelo con il calcio inglese e le voci di probabili arrivi di investitori stranieri nella massima serie. “Non c’è dubbio che la Premier League presenti degli aspetti interessanti sul piano della normativa fiscale, sulla proprietà degli stadi, le norme poste a protezione dei marchi e l’asset societario. Inizia però a venire meno la presenza di imprenditori inglesi e dunque la perdita di contatto con il territorio, un elemento che ritengo molto significativo”. La “Festa dello sport” si concluderà martedì 6 maggio.