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Abete alla conferenza dell’Interpol: “Preservare i valori del calcio”

giovedì 17 gennaio 2013

Abete alla conferenza dell’Interpol: “Preservare i valori del calcio”

“Le scommesse clandestine sono un settore che vale centinaia di miliardi l'euro l'anno. Gli allibratori hanno introiti paragonabili a società come la Coca Cola. E' come un'idra, un mostro a tante teste che dobbiamo uccidere insieme''.

Sono state queste le parole del segretario generale dell'Interpol, Ronald K. Noble, intervenuto a Roma alla conferenza dell’Interpol dal titolo ‘Calcioscommesse: il lato oscuro di un bel gioco’ davanti a una platea composta dai rappresentanti delle Forze di Polizie e di tutto il mondo del calcio.  L’iniziativa, organizzata con la partecipazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano, della UEFA e della FIFA, discende dal protocollo siglato nel maggio 2011 da Interpol e Fifa al quale l’Italia ha aderito nell’ottobre 2011.

“Il fenomeno del calcio scommesse – ha ricordato Noble - è diffuso il tutto il mondo,
nessun paese ne è immune. Nel 2011 l'Interpol ha creato una task force apposita che ha contribuito a numerose operazioni di polizia. Il contrasto è un compito arduo, un cammino che non finirà mai, ma c'è tanto che possiamo fare e continueremo a combattere colpo su colpo''.
Alla conferenza, che si è svolta presso la Scuola Superiore di Polizia, hanno preso parte oltre a Noble i Segretari Generali di FIFA e UEFA, Valcke e Infantino, il Capo della Polizia Manganelli, il Presidente della FIGC Abete, il Vice Capo della Polizia Cirillo, il rappresentante della FIFPro van Megen, il Presidente dell’AIC Tommasi, il direttore della Scuola Superiore di Polizia Roberto Sgalla, il procuratore Federale Palazzi, i Generali Curatoli e Lisi della Direzione di Polizia Criminale e il Vice Presidente operativo dell'Osservatorio, Massucci. Presente anche Simone Farina, l’ex calciatore del Gubbio tra i primi a denunciare in Italia un tentativo di combine e attualmente impegnato in Inghilterra come tecnico del settore giovanile dell'Aston Villa.
''Dobbiamo essere uniti per  vincere contro il calcio scommesse – ha dichiarato il Segretario Generale FIFA Jerome Valcke – e per questo l'Unione europea
deve dotarsi di una normativa comune contro questi fenomeni  illeciti. Metteremo a punto un muro così alto che  sarà difficile superarlo. Dobbiamo proteggere il calcio''.


Sulla stessa lunghezza d’onda il Segretario Generale UEFA Gianni Infantino: “Contro il calcio scommesse – ha rimarcato - stiamo facendo un lavoro difficile ma serio. A nome dell'Uefa e di Michel Platini, vi ringrazio per quello che state facendo in Italia per  lottare contro questo fenomeno e proteggere il calcio. La prevenzione – ha aggiunto - è una priorità per l'Uefa,  dobbiamo proteggere lo spirito vero delle partite agendo  concretamente per fare prevenzione, monitoraggio e per reprimere i  fenomeni illeciti''.


''Abbiamo adottato una normativa contro la violenza negli stadi – ha ricordato il Capo della Polizia Manganelli - che ha comportato forzature che personalmente mi pesano, come il fatto che bisogna fare un percorso di guerra per l'acquisto di un biglietto: speriamo di tornare presto alla normalità. Mi piacerebbe che mia zia potesse portare la sua nipotina allo stadio senza la tessera del tifoso ne' il documento di riconoscimento''.
Il capo della polizia ha poi sottolineato che ''quello delle tensioni nel calcio è forse il fenomeno delinquenziale che è stato meglio contrastato negli ultimi anni. In passato – ha aggiunto - ogni domenica pomeriggio ci trovavamo un vero e proprio bollettino di guerra, con dati che ci facevano gelare e raccontavano di continui scontri tra tifoserie e centinaia di agenti feriti. Questo fenomeno oggi è praticamente scomparso, lo abbiamo debellato''.
Sul Calcioscommesse Manganelli ha spiegato: “Non vi dico cosa prevedo accadrà nei prossimi giorni, altrimenti sarà la notizia di domani e oscurerà questa conferenza''.
La Figc, rappresentata dal presidente Giancarlo Abete e dal direttore generale Antonello Valentini, già negli anni passati ha intercettato l’importanza di queste iniziative, contribuendo lo scorso anno, insieme con il Ministero dell’Interno e l’Interpol, all’organizzazione del “Primo seminario di alto livello per la legalità nello sport” al quale parteciparono i dirigenti ed i team manager di tutte le società professionistiche e a promuovere, d'intesa con il Ministero dell'Interno e la UISS (Unità Informativa sulle Scommesse Sportive), incontri di formazione con le Nazionali giovanili tuttora in corso e costantemente ripetuti.
''Il nostro unico obiettivo – ha spiegato Abete - deve essere quello di preservare l'integrità, i valori e la passione del calcio, che è una realtà a rischio. Dobbiamo allontanare il calcio scommesse, un fenomeno con cui conviviamo dal 1 giugno 2011, quindi da circa 20 mesi. Il mondo del calcio ha retto l'urto di questa situazione difficile facendo squadra e rispettando il lavoro degli organi istituzionali. Le scommesse sul mondo del calcio – ha ricordato il presidente federale - rappresentano l'85-86% del totale del Paese. Dobbiamo migliorare il quadro normativo esistente a livello nazionale e internazionale. Vanno rafforzate le sanzioni e la capacità di incidere sul tema della frode sportiva. Come diceva Paolo VI – ha concluso Abete - non abbiamo bisogno di maestri, ma di testimoni.  E sono contento di vedere qui Simone Farina, un ragazzo che ha dimostrato di non accettare comportamenti inaccettabili".
“I dati dei flussi anomali di scommesse - ha sottolineato il direttore generale Valentini – sono confortanti per quest’anno. Per contrastare e prevenire questo fenomeno stiamo lavorando con le leghe, l’Aic, le Nazionali giovanili e con gli arbitri, anche se ci tengo a ricordare che nessun arbitro italiano è stato coinvolto nelle ultime inchieste”.