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A Milano arbitri e società di A e B: “Incontro utile e costruttivo”

lunedì 28 gennaio 2008

A Milano arbitri e società di A e B: “Incontro utile e costruttivo”

Un incontro utile e costruttivo, un dibattito aperto, a volte anche polemico, per cercare una maggiore collaborazione in campo, nell'interesse di tutti. Allenatori, capitani e dirigenti delle squadre di serie A e B si sono ritrovati a Milano, su iniziativa della FIGC, per la riunione di metà campionato con gli arbitri e i loro dirigenti, il presidente dell'AIA Gussoni e il designatore Collina con i tre vice Borriello, Capraro e Stevanato. Ad aprire il dibattito e introdurre gli argomenti di discussione, il presidente della FIGC Giancarlo Abete: rispetto dei ruoli, maggiore fiducia in una generazione arbitrale in gran parte nuova e quindi meno esperta, comprensione reciproca delle difficoltà e meno polemiche. E' stato questo l'invito -"nell'interesse del calcio"- rilanciato anche dal presidente della LNP Matarrese, dal presidente dell'Associazione calciatori Campana e dal vice di Ulivieri per l'Aiac Anselmo. “Basare il giudizio nei confronti di un arbitro- ha ribadito Collina - su quello che le moviole e tante telecamere da angolazioni diverse ti fanno vedere dopo con calma, mentre il giudizio da parte del direttore di gara va dato in pochi centesimi di secondo, non è giusto ed è fuorviante. E spesso, come è accaduto in casi anche recenti, nemmeno le moviole danno certezze assolute”. Al dibattito sono intervenuti Ancelotti, Vavassori, Ranieri, Gasperini, Leonardi, Perinetti, Marino, Di Carlo, Rosetti, Prandelli e Manzini, ma mai come in questa occasione la presenza di dirigenti, calciatori e tecnici è stata così numerosa e qualificata. Si è parlato soprattutto di fuorigioco, ruolo del quarto uomo, interpretazione di certi falli, uniformità di arbitraggio, disponibilità degli arbitri a mettersi a disposizione delle squadre durante la settimana per spiegare e discutere il regolamento. Gussoni e Collina hanno difeso il lavoro degli arbitri, senza nascondere errori o carenze, ma rivendicando allo stesso tempo la preparazione tecnico-fisica dei direttori di gara e chiedendo a tutti i protagonisti del gioco una collaborazione concreta ed effettiva, al di là delle buone intenzioni. Da domenica prossima.