Attualità

A Kuala Lumpur ribadita la ‘tolleranza zero’ contro il match fixing

giovedì 21 febbraio 2013

A Kuala Lumpur ribadita la ‘tolleranza zero’ contro il match fixing

Con l'intervento del Segretario Generale dell'Interpol, Ronald K. Noble, si è conclusa oggi a Kuala Lumpur, in Malesia, la Conferenza Internazionale sul match fixing organizzata dall'Interpol, in collaborazione con la FIFA, la Confederazione Asiatica di Calcio e la Commissione anticorruzione della Malesia.

Oltre 200 delegati, in rappresentanza di 40 Paesi e 10 organizzazioni internazionali, hanno preso parte ai lavori. Le conclusioni delle due giornate hanno evidenziato le importanti sfide poste dal match fixing in molti Paesi asiatici; sono state sottolineate le problematiche collegate al coinvolgimento delle organizzazioni criminali nella manipolazione delle partite e nelle attività illegali legate alle scommesse. La conferenza ha riconosciuto, ancora una volta, che il match fixing è un fenomeno globale con serie ripercussioni sulla credibilità del calcio. I rappresentanti di FIFA e AFC (la Confederazione Asiatica di calcio) hanno ulteriormente ribadito la "tolleranza zero" contro la manipolazione delle partite e la corruzione.
I delegati e i rappresentanti delle Federazioni asiatiche hanno infine apprezzato gli sforzi messi in atto dal calcio italiano per prevenire il match fixing; il modello presentato dalla Federazione italiana è stato positivamente accolto quale esempio concreto di intervento sul versante normativo (statale e sportivo), di educazione e formazione, di partnership tra autorità pubbliche e sistema sportivo.

Al termine dell'incontro, i delegati hanno approvato una dichiarazione comune che rinnova l'impegno in 5 punti nella lotta al match fixing: 1) il bisogno di una effettiva partnership tra tutti i soggetti che operano nel settore; 2) l'importanza di stabilire un efficace sistema di conoscenza e trasferimento delle informazioni in tempo reale; 3) lo sviluppo di procedure coordinate nelle attività di prevenzione e contrasto; 4) la necessità di implementare le attività di prevenzione, educazione e formazione; 5) l'opportunità di svolgere azioni concrete di contrasto.

Nella due giorni, si sono tra l'altro succeduti gli interventi di: Simone Farina, Ambasciatore FIFA; Zhang Jilong, Acting President AFC; Alex Soosay, Segretario Generale AFC; Ralf Mutschke, FIFA Director of Security; Detlev Zenglein, FIFA Early Warning System; Marco Villiger, FIFA Legal Affair Division; Mohd Skukri Abdull, Deputy Chief Commissioner della Commissione Anticorruzione della Malesia; Danny Du Nan, Ministro della Pubblica Sicurezza in Cina; Ishak Bin Muhamad, Head of Integrity Department della Federazione della Malesia; Jinhyung Kim, Integrity Officer della Federazione Coreana; Natasha Cole, rappresentante del dipartimento Arti e Sport del Governo Australiano. I programmi della Federazione italiana sono stati illustrati dall'Integrity Officer della FIGC, Giovanni Spitaleri.