Corte federale d’appello – misure cautelari monocratiche – art. 108 CGS – fissazione della discussione dell'istanza cautelare – camera di consiglio successiva – definizione del merito - possibilità
Rientra nei poteri della Corte stabilire se accordare alla parte una ulteriore fase cautelare, dopo la pronuncia del decreto presidenziale che alla stessa fase cautelare pertiene ovvero, se sussistono i presupposti, per definire il merito e concludere il giudizio con una sentenza.
Stagione: 2019-2020
Numero: n. 47/CFA/2019-2020/A
Presidente: Torsello
Relatore: De Zotti
Riferimenti normativi: art. 108 CGS
Articoli
Art. 108 - Misure cautelari monocratiche
1. Prima della trattazione della domanda cautelare da parte del collegio, in caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio, chiunque può, con la domanda cautelare o con distinto atto notificato alle controparti, chiedere al Presidente della sezione della Corte federale di appello, di disporre misure cautelari provvisorie.
2. Il Presidente della sezione o un suo delegato verifica che la notificazione dell'atto si sia perfezionata nei confronti dei destinatari e provvede con decreto motivato non impugnabile con il quale fissa la discussione dell'istanza cautelare alla prima camera di consiglio utile.
3. In caso di accoglimento, il decreto è efficace sino alla camera di consiglio di cui al comma 2. Il decreto perde efficacia se il collegio non provvede sulla domanda cautelare. Fino a quando conserva efficacia, il decreto è sempre revocabile o modificabile su istanza di parte notificata alle altre parti.