L'EURO torna in Germania dopo 36 anni, prima volta dopo la riunificazione
UEFA EURO GERMANIA 2024 sarà la 17a edizione del torneo continentale nato nel 1960 per iniziativa dell’allora segretario UEFA Henry Delaunay al quale è intitolato oggi il trofeo assegnato ai vincitori. Dopo l’edizione itinerante del 2020, si torna a giocare in un’unica sede, a 8 anni di distanza da Francia 2016, in attesa dei prossimi due tornei in più Paesi nel 2028 (Gran Bretagna e Irlanda) e nel 2032 (Italia e Turchia).
LA FORMULA. Le 24 squadre sono state suddivise in 6 gironi da 4 ciascuno, e la prima fase si svolgerà dal 14 al 26 giugno: le prime due classificate dei 6 gironi e le 4 migliori terze accederanno agli Ottavi (due gare al giorno tra il 29 giugno e il 2 luglio), poi si proseguirà con i Quarti (5 e 6 luglio, 2 gare al giorno), le Semifinali (9 e 10 luglio, una gara al giorno) e la Finale (14 luglio). Il montepremi complessivo, come per il precedente torneo, è di 331 milioni di euro: verrà distribuito alle Federazioni partecipanti, una quota di base uguale (partecipazione) e una quota dipendente da risultati e avanzamento (bonus punti / qualificazione a ogni turno).
SEDI DI GARA. Il torneo durerà 31 giorni: saranno 51 le partite in programma nell’arco complessivo di 22 giornate. Si comincia il 14 giugno (gara inaugurale Germania – Scozia a Monaco di Baviera) per finire il 14 luglio (finale a Berlino). Sono 11 le città sede di gara: Amburgo, Berlino, Colonia, Dortmund, Düsseldorf, Francoforte, Gelsenkirchen, Lipsia, Monaco di Baviera, Stoccarda. I rispettivi stadi vanno da una capienza minima di 40.000 spettatori, a Lipsia, ad una massima di 71.000, a Berlino (vedi il riepilogo).
A disposizione 2,7 milioni di biglietti: oltre l'80% è stato messo a disposizione dei tifosi delle squadre partecipanti e del pubblico neutrale. In ogni città ospitante è prevista una Fan Zone, area dedicata ai tifosi con installazioni per il pubblico, con o senza biglietto per le gare. In campo anche 16.000 volontari impegnati tra stadi, fan zone e nelle città a supporto dei tifosi e dell’apparato organizzativo.
PALLONE & MASCOTTE. Il pallone ufficiale, firmato adidas, si chiama FUSSBALIEBE (in tedesco "amore per il calcio") e, grazie alla tecnologia adidas Connected Ball aiuterà i giudici di gara nelle principali decisioni tecniche (vedi approfondimento). La mascotte ufficiale è un orsetto e si chiama Albärt: segue la tradizione iniziata in Italia, all’Europeo 1980, con Pinocchio (vedi approfondimento).
La UEFA e il Comitato organizzatore tedesco hanno varato per questa edizione dell’Europeo una strategia ambientale, sociale e di governance (ESG) che punta a far diventare EURO 2024 il torneo più sostenibile di tutti i tempi. Previsto un investimento di 32 milioni di euro. Tra le diverse iniziative in tal senso, anche un accordo con le compagnie di trasporto pubblico dell'associazione VDV (Verband Deutscher Verkehrsunternehmen) per offrire una travel card di 36 ore ai tifosi possessori dei biglietti per le partite della fase finale.
Accanto a EURO 2024, inoltre, si svolgerà anche la Fase Finale di eEuro 2024, la competizione annuale di esports per le Nazionali UEFA: la sfida è su EA SPORTS FC™, per Play Station 5, con un montepremi di 100.000 dollari. Dopo le qualificazioni svolte a marzo, in Germania si svolgerà la Fase Finale del torneo; in campo anche gli Azzurri, che hanno vinto il girone (vedi approfondimento).
NEL 1988 IN GERMANIA OVEST - Sarà il secondo torneo che si svolge in Germania, a 36 anni di distanza dal precedente: era il 1988 e si giocò solo nel territorio dell’allora Germania Ovest, alla vigilia della riunificazione del 1990. Alla Fase Finale presero parte 8 squadre, divise in due gironi da 4: da un lato Germania Ovest, Italia, Spagna e Danimarca; dall’altro Inghilterra, Irlanda, Paesi Bassi e Unione Sovietica. Otto le città ospitanti (Amburgo, Colonia, Dusseldorf, Gelsenkirchen, Francoforte, Monaco, Stoccarda, confermate anche nel 2024, più Hannover, che invece è rimasta fuori dalle sedi di quest’anno). Ad imporsi furono i Paesi Bassi, trascinati da Marco Van Basten, capocannoniere del torneo con 5 gol, tra i quali quello al volo di destro quasi dalla linea di fondo segnato all’Unione Sovietica in finale, passato alla storia tra le reti più spettacolari di ogni epoca.
DATE E SEDI. Le 24 squadre sono state suddivise in 6 gironi da 4 ciascuno, e la prima fase si svolgerà dal 14 al 26 giugno: le prime due classificate dei 6 gironi e le 4 migliori terze accederanno agli Ottavi (due gare al giorno tra il 29 giugno e il 2 luglio), poi si proseguirà con i Quarti (5 e 6 luglio, 2 gare al giorno), le Semifinali (9 e 10 luglio, una gara al giorno) e la Finale (14 luglio).
Saranno 11 le città sede di gara: Amburgo, Berlino, Colonia, Dortmund, Düsseldorf, Francoforte, Gelsenkirchen, Lipsia, Monaco di Baviera, Stoccarda (vedi il riepilogo).
NEL 1988 IN GERMANIA OVEST - Sarà il secondo torneo che si svolge in Germania, a 36 anni di distanza dal precedente: era il 1988 e si giocò solo nel territorio dell’allora Germania Ovest, alla vigilia della riunificazione del 1990. Alla Fase Finale presero parte 8 squadre, divise in due gironi da 4: da un lato Germania Ovest, Italia, Spagna e Danimarca; dall’altro Inghilterra, Irlanda, Paesi Bassi e Unione Sovietica. Otto le città ospitanti (Amburgo, Colonia, Dusseldorf, Gelsenkirchen, Francoforte, Monaco, Stoccarda, confermate anche nel 2024, più Hannover, che invece è rimasta fuori dalle sedi di quest’anno). Ad imporsi furono i Paesi Bassi, trascinati da Marco Van Basten, capocannoniere del torneo con 5 gol, tra i quali quello al volo di destro quasi dalla linea di fondo segnato all’Unione Sovietica in finale, passato alla storia tra le reti più spettacolari di ogni epoca.
L’Italia, giovane e rinnovata dal neo-CT Azeglio Vicini chiamato a sostituire Enzo Bearzot dopo i Mondiali 1986, finì al terzo posto, ex aequo con la Germania Ovest. Nel primo turno, pareggio all’esordio con i tedeschi (con il famoso gol di Roberto Mancini che stizzì polemicamente i giornalisti) e due vittorie con Spagna (1-0, Vialli) e Danimarca (2-0, Altobelli e De Agostini). Per un solo gol in meno nella differenza reti, gli Azzurri chiusero secondi e in semifinale trovarono l’Urss, che si impose 2-0.