Iniziative Vivoazzurro

Visita al carcere di Sollicciano. Si parla di governance a Pal. Vecchio

lunedì 5 settembre 2011

Visita al carcere di Sollicciano. Si parla di governance a Pal. Vecchio

“E’ la prima volta che la Nazionale entra in un carcere: sappiamo che in questo modo possiamo dare a voi un incoraggiamento ed è per questo che abbiamo accettato con entusiasmo l’invito del Comune di Firenze”: con queste parole Cesare Prandelli ha salutato una folta rappresentanza dei detenuti del penitenziario di Sollicciano, che con entusiasmo ha preso parte all’iniziativa elaborata da Federcalcio e Comune nel quadro degli eventi “Vivo Azzurro”, collaterali all’incontro di qualificazione tra Italia e Slovenia in programma domani sera allo stadio “Artemio Franchi”. Oltre al Ct, accompagnato dal team manager Gigi Riva, dal capitano Gianluigi Buffon e da Mario Balotelli, hanno partecipato all’incontro il Vice-sindaco e assessore allo sport del Comune di Firenze, Dario Nardella, Michele Uva (Responsabile Centro Studi FIGC), il capitano della Fiorentina Alessandro Gamberini, i delegati UEFA David  Petriashvili e Thierry Favre, e il direttore dell’istituto Oreste Cacurri al quale la Nazionale ha fatto dono di un pallone e una maglia autografati.

“Aprire le porte alla Nazionale è un modo per offrire ai detenuti l’opportunità di rimanere in contatto con il mondo esterno – ha spiegato il Vice-sindaco Nardella – ma anche per trasmettere al mondo di fuori il significato di cosa voglia dire passare un’esperienza e le tante difficoltà che operatori e detenuti affrontano quotidianamente”. La presenza degli Azzurri e di Gigi Riva, non nuovo a questi incontri nel penitenziario di Cagliari, ha stimolato un dibattito aperto e schietto tra gli ospiti e la platea, un confronto dal quale nessuno degli interlocutori si è sottratto e che ha offerto uno spaccato di vita dietro le sbarre, anche sotto il profilo delle opportunità di praticare attività sportiva in maniera idonea. A partire dal prossimo autunno prenderà il via nell’istituto un campionato interno, al quale parteciperanno le squadre di ciascun blocco del carcere. Un esperimento nuovo che verrà ulteriormente valorizzato dalla risistemazione del terreno di gioco del penitenziario secondo un preciso impegno preso dall’amministrazione comunale nel corso dell’incontro.

“Sono entrato altre volte in un carcere, ma sempre da ospite – ha precisato sorridendo Gigi Buffon – Quello che trasmettono questi ragazzi è una grande voglia di vivere che li aiuta ad apprezzare ciò che hanno perso e che apprezzeranno ancora di più una volta usciti di qua”.

La giornata Vivo Azzurro è proseguita nel pomeriggio a Palazzo Vecchio, nel Salone de Dugento, con il Workshop “La governance delle società di calcio – Il ruolo delle amministrazioni locali” al quale hanno preso parte, oltre a Michele Uva e Dario Nardella, il presidente della AC Fiorentina Mario Cognigni, il prof. Alessandro Baroncelli (Univ.del Sacro Cuore) e il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti. L’incontro ha preso in esame i modelli di governance (“aperta/chiusa”) delle società di calcio e la loro specificità, prendendo spunto dal recente “Patto per Firenze – Progetto cuore viola” che, in maniera innovativa, prevede una partecipazione attiva dei soggetti territoriali, in particolare Comune e CONI provinciale, nella gestione della società sotto un profilo di carattere consultivo. “Il sistema di governo di una società sportiva ha influenza non solo sotto il profilo dei bilanci, ma soprattutto sul territorio di riferimento sotto il profilo sportivo – ha spiegato Michele Uva – con il coinvolgimento delle forze politiche territoriale, innovazione, visione, investimenti nelle risorse umane, in qualità degli operatori del calcio possiamo uscire dal calcio-pizzeria e diventare una enoteca prestigiosa. La UEFA sostiene fortemente queste politiche – ha evidenziato Uva - il compito cui le federazioni sportive sono chiamate a svolgere nei confronti dei soggetti che ad essa fanno riferimento”.  “Il discorso della governance è fondamentale se si vuole pensare a qualsiasi iniziativa – ha aggiunto Cognigni - ma in assenza di interventi specifici non risolve i problemi economici. La gestione di uno stadio non è sufficiente, è necessario intervenire sulla leva dei costi/ricavi e grazie alla leva del financial fair play, che condividiamo, c’è uno stimolo forte a diversificare e garantire alle società un flusso di denaro da investire in infrastrutture e progetti. Se non facciamo qualcosa per dare asset tangibili alle società sportive – ha proseguito il presidente viola - vivremo nell’illusione che un risultato sportivo possa essere costruito con il sacrificio di pochi. Per noi a Firenze, la scelta di una governance “aperta” è stata  obbligatoria – ha sottolineato - e scaturisce da progetto più ampio il cui obiettivo è quello di vedere la Fiorentina sempre più partecipata dal territorio”. “Il presupposto è che una società di calcio è un fenomeno sociale che va aldilà del fenomeno sportivo, è un fenomeno diffuso nel Paese – ha concluso il Vice sindaco Nardella - Il calcio assomma risvolti di carattere sociale, educativo, è parte integrante della vita di una città, basti pensare al traffico, alla logistica, che riguardano tutta la comunità cittadina, anche i non tifosi. È su questi presupposti che nasce l’esigenza di condivisione di obiettivi e progetti che riguardano una parte significativa della città”. 

Fifa fair play days. Tra le iniziative varate per la celebrazione della Giornata del FIFA Fair Play, spazio anche ad un mini torneo promosso dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc, inserito nel programma di eventi “Vivo Azzurro”. Al Centro Sportivo “Affrico”, non lontano dal “Franchi”, 80 bambini di 8 Scuole Calcio toscane si sono affrontati dalle 16.30 su quattro mini campi, dando vita a un’ora di gioco puro, all’insegna della correttezza, del rispetto e del divertimento. I piccoli atleti, scesi in campo con uno striscione pro Fair Play, sono stati mischiati dai tecnici in squadre composte così da calciatori di diversa formazione, sotto lo sguardo attento di Comunardo Niccolai, Ambasciatore Fair Play del Settore Giovanile e Scolastico, e di Massimo Tell, rappresentante del SGeS. Al termine del torneo, lo sponsor COMPASS ha distribuito a tutti i bambini delle shopperine con le classiche manone per tifare l’Italia sulle tribune del “Franchi” nel corso dell’allenamento ufficiale, dove tutti i partecipanti si sono trasferiti dalle 17.30.

 Foto Saliceti