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Stasera l'elezione del Pallone d'Oro. Cannavaro: "Lo darei a Rìbery"

lunedì 13 gennaio 2014

Stasera l'elezione del Pallone d'Oro. Cannavaro:

Stasera, presso la Kongresshaus di Zurigo, la FIFA assegnerà il Pallone d'Oro a uno tra Cristiano Ronaldo, Lionel Messi e Franck Ribéry. L'ultima volta che il massimo riconoscimento personale per un calciatore venne consegnato a un italiano fu nel 2006: "Non so se abbia cambiato la mia vita più il Pallone d'Oro o il Mondiale - ha detto Fabio Cannavaro a Enrico Currò de La Repubblica - tutti dicono che il premio non gli interessa, però se non lo vincono gli brucia. Entri in una nicchia di eletti. E fa sempre discutere. A chi assegnerei il Pallone d'Oro? A Rìbery, visto quello che ha vinto con il Bayern. Però il favorito era Cristiano Ronaldo: per quello che rappresenta, per quello che ha fatto in campo e per la continuità."

La vincita dell'ex Capitano dell'Italia fu particolare, poichè a ricevere il premio non fu un attaccante o un fantasista, bensì un difensore: "E' stato importantissimo per fare capire una cosa di cui ci siamo dimenticati in fretta: che la nostra scuola, con la nostra mentalità ha saputo tirare fuori un Pallone d'Oro. Oggi ai difensori viene inculcata l'idea che devono impostare il gioco. Ma il difensore deve innanzitutto saper difendere."

Il nome di Fabio Cannavaro è strettamente legato alla Coppa del Mondo 2006, vinta da Capitano: "Ripenso all'esperienza fantastica del Mondiale, con 22 amici e con un allenatore straordinario. Quella spedizione ci ha trasformati da giocatori normali in leggende."

Dai Mondiali di Berlino 2006 a quelli di Brasile 2014: "L'Italia ha buone possibilità: un giusto mix tra giovani e veterani e 4 anni di esperienza sulle ceneri del 2010. Ha Buffon e Pirlo che allora s'infortunarono, De Rossi che è cresciuto, un ct bravo, Balotelli che può fare il salto di qualità. I giocatori devono cominciare a prepararsi da adesso."

L'intervista integrale di Enrico Currò a Fabio Cannavaro è pubblicata integralmente sul numero odierno de La Repubblica.