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P. Maldini: "Non siamo catenacciari"

sabato 29 dicembre 2012

P. Maldini:

Milano, 29 dicembre 2012 - Il 13 dicembre Paolo Maldini è entrato a fare parte della Hall of Fame del Calcio Italiano, risultando anche la stella più amata dal pubblico web di Vivoazzurro.it

L'ex capitano della Nazionale ha parlato ad Enrico Currò de La Repubblica sulla situazione del nostro calcio: "I club italiani puntano sui giovani? Mi sa che sia tutto casuale ma può essere un bene. L’esempio è De Sciglio... Tra gli italiani mi piace tanto El Shaarawy. Spero che rimanga umile: la testa non è un dettaglio".

Nazionale, "catenaccio", e difensori moderni: "La Nazionale mi piace. Ma questa storia del catenaccio è un luogo comune assurdo. Lippi era un catenacciaro? E Sacchi? E mio padre con tre attaccanti?... Non è soltanto la scuola difensiva italiana che si sta esaurendo, ma è un problema globale: solo Thiago Silva fa la differenza. Imparare a correre dietro l’avversario è molto più duro che attaccare e meno gratificante".

 

Maldini grande atleta, simbolo universale di fair play: "Mi inorgoglisce il senso della lealtà. La cosa più bella, da quando ho smesso, è questo riconoscimento generale. E poi sono fiero della mia indipendenza intellettuale. Io non sono una persona perfetta. Ma la mia indipendenza non la baratterei proprio con nulla".

 

L'intervista di Enrico Currò a Paolo Maldini è pubblicata sul numero odierno de La Repubblica.