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Abete: “Prudenza nei giudizi, sono fiducioso che Gattuso ne uscirà”

mercoledì 18 dicembre 2013

Abete: “Prudenza nei giudizi, sono fiducioso che Gattuso ne uscirà”

“Ho grandissima fiducia in Gattuso. Conoscendolo non mi sembra possibile, sono certo che uscirà da questa vicenda”: con queste parole il presidente della Figc Giancarlo Abete ha commentato il coinvolgimento dell'ex azzurro nella nuova tranche dell'inchiesta calcio scommesse, intervenendo a margine della cerimonia di consegna al Quirinale del tricolore agli atleti azzurri di Soci 2014.
“Quando ci dovesse essere, ma spero non ci sarà, un provvedimento giudiziario che riguarderà Gattuso, solo in quel momento potrò prendere in considerazione una situazione che al momento non reputo possibile. Conoscendolo – ha aggiunto ancora il numero della Federcalcio - mi risulta estremamente difficile ipotizzare e pensare che possa aver dato luogo a comportamenti non in linea con lo stile e il tipo di riconoscimento che tutti gli hanno dato e per l'attività che ha sempre svolto”.
Abete ha sottolineato quindi che “dando giudizi, con le indagini in corso, su soggetti che sono oggetto di indagine mi sembra che si corra il rischio di trasferire in una dimensione di negatività delle persone che al momento sono solo oggetti di indagine. Non ho sentito Gattuso, ma ho grandissima fiducia che quanto da lui rappresentato con chiarezza ieri corrisponda a quanto avvenuto. Sono fiducioso e certo che uscirà
da questa vicenda senza ombre”.
Sull’argomento calcio scommesse, il presidente della Figc ha puntualizzato: “Abbiamo grande fiducia nei magistrati e grande attesa negli sviluppi di questa indagine, ma serve prudenza nei giudizi perchè in termini di situazioni acclarate si vede abbastanza poco. E’una situazione che dal punto di vista della comunicazione determina un danno al mondo del calcio. E’ un dato di fatto, ma abbiamo 10 indagati, 4 soggetti arrestati che nessuno conosce e che non mi risultato essere tesserati. Aspettiamo di verificare se ci sono situazioni che al momento ci sfuggono attraverso tutti i controlli programmati dei computer, le verifiche tecnologiche e i test peritali. Queste situazioni che ci accompagnano e che fanno parte del costume italico delle perquisizioni alle 6 di mattina onestamente creano più traumi che opportunità perchè non penso siano collegate a dimensioni tali da determinare questi vulnus. Noi ricordiamo quella di Criscito a Coverciano prima degli Europei del 2012”.
Anche l’ex presidente della Figc e membro Cio Franco Carraro è intervenuto su questo argomento: “Leggo sui giornali – ha spiegato Carraro - cose che mi ricordano la storia 'a lupo a lupo'. Ogni volta sembra ci siano sfracelli e rimaniamo tutti preoccupati, ansiosi. Ma dopo vediamo che gli sviluppi sono non così grandi come l'effetto annuncio. Un po' di disagio come cittadino appassionato lo provo. Sono anni che a una serie di azioni che hanno soprattutto un effetto annuncio poi francamente di concreto vedo poco”.