Casa Azzurri

A Iserlohn il taglio del nastro di Casa Azzurri. Tajani: "La Nazionale fa riscoprire il senso di identità". Gravina: "Qui un ponte tra tutti i nostri tifosi"

Alla presenza anche dell'ambasciatore italiano in Germania Armando Varricchio e del sindaco di Iserlohn Michael Joithe, si sono aperte le porte dell'area che ospiterà spettacoli, concerti e i partner, con la possibilità di seguire le partite su maxischermo. Il ministro: "I tifosi vi aspettano con passione"

martedì 11 giugno 2024

A Iserlohn il taglio del nastro di Casa Azzurri. Tajani:

Casa Azzurri. Lo dice la parola stessa, casa. La casa delle emozioni, la casa dei tifosi della Nazionale, la casa dei partner. A Iserlohn un luogo di aggregazione, che nel corso di questo Europeo ospiterà concerti, workshop, mostre, spettacoli, e che sorge nell’area compresa tra la Matthias Grothe Halle, il palasport cittadino, la mensa del vicino liceo (Märkische Gymnasium) e l’area esterna circostante.

Un'inaugurazione in grande stile, alla presenza del presidente della FIGC Gabriele Gravina, del capodelegazione Gianluigi Buffon, di tutta la squadra Azzurra e del Ct Luciano Spalletti, che hanno accolto sul palco di Casa Azzurri il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo aver visitato la mostra 'Sfumature di Azzurro', realizzata con i cimeli del Museo del Calcio di Coverciano e presente all'interno di Casa Azzurri.

"Grazie per accoglierci qui oggi, in questo bellissimo luogo dove i tifosi potranno venire a sostenere la squadra - le parole di Tajani, che ha tagliato il nastro con l’ambasciatore italiano in Germania Armando Varricchio e il sindaco di Iserlohn Michael Joithe -. Tanti cittadini italiani magari sono emigrati da decenni, tanti magari sono nati qui e hanno la possibilità di sentirsi una volta tanto più italiani e orgogliosi di sventolare il tricolore e di vedere i giocatori della Nazionale giocare per loro. Questo credo sia anche un bel messaggio che voi giocatori potete dare a questi nostri connazionali che ho visto qui fuori in attesa. I tifosi seguono la squadra, ma per loro che sono abituati a vedere altre squadre ma si sentono italiani nel cuore, quando possono tirare fuori la bandiera e venire a vedere la Nazionale è una sorta di grande festa. Di riscoperta della loro identità. Vi aspettano con entusiasmo e con passione, sono orgogliosi di avere la Nazionale detentrice del titolo che gioca davanti a loro e magari, incrociando le dita, fa buoni risultati. Il Made in Italy è tutto quello che produciamo in Italia e anche lo sport: stiamo vedendo risultati straordinari che stiamo avendo nel tennis e nell'atletica e speriamo che...non aggiungo altro. La diplomazia italiana non è fatta solo di politici, ambasciatori e diplomatici che girano per il mondo: l'Italia è tante cose, è la nostra cucina, ed è anche fatta dai nostri atleti e dai nostri campioni".

Tajani ha voluto anche ricordare due leggende Azzurre recentemente scomparse: "Penso a Gianluca Vialli e Gigi Riva. Ho visto che sono stati ricordati qui nel museo, ed è giusto che i giovani abbiano degli esempi. Lo sono stati come atleti e come uomini, lottando fino alla fine".

Un evento, quello di Casa Azzurri, che chiude una giornata in cui l'Italia ha ricevuto uno splendido benvenuto dalla comunità di Iserlohn. "Oggi, con l'allenamento aperto al pubblico, abbiamo toccato con mano un entusiasmo indescrivibile, che va al di là della squadra di calcio ma arriva al concetto di Comunità - ha spiegato Gravina -. Una Comunità con la C maiuscola, perché dimostra come sia radicato il made in Italy. Quando parliamo di comunità parliamo di un luogo in cui l'io si realizza nella sua totalità. Qui a Iserlohn, e per questo ringrazio tutte le istituzioni locali che ci ospitano, si creano connessioni: lanciamo un ponte ideale tra gli italiani che sono qui, quelli che si seguono dall'altra nostra Casa Azzurri, quella di Milano, e tutti gli italiani che faranno il tifo per la Nazionale. La connessione tra gli italiani, ovunque risiedano, è il messaggio più bello".

Un messaggio ricevuto anche dalla squadra e dal Ct Luciano Spalletti: "Se essere pronti significa avere la testa piena di tutte le cose che ci vogliono per fare il bene della Nazionale, se significa fare di tutto per rendere un caloroso grazie a tutta quella che è stata l'accoglienza e a tutto l'amore che ci circonda, noi siamo pronti". Gigi Buffon, invece, in Germania nel 2006 è già stato protagonista di una pagina storica del calcio italiano: "L'affetto incondizionato della gente italiana ci farà sentire in casa. Già nel 2006 avevamo questa sensazione, anche in questo caso sarà così".