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La Roma campione d’Italia batte 6-5 il Sassuolo, la Fiorentina stacca il pass per la Champions

Spettacolo al Ricci tra neroverdi e giallorosse, Inter beffata nel finale dalla Viola, 2-2 in rimonta del Pomigliano con il Milan, il Como batte 3-2 la Samp

mercoledì 1 maggio 2024

La Roma campione d’Italia batte 6-5 il Sassuolo, la Fiorentina stacca il pass per la Champions

La 7ª giornata di Post Season della Serie A eBay 23/24 emette un altro verdetto della stagione in corso: il ritorno in Women’s Champions League della Fiorentina. Le viola agguantano il pareggio al fotofinish in casa dell’Inter (2-2) e, complice la sconfitta del Sassuolo con la Roma (5-6), si qualificano alla fase preliminare della prossima edizione della competizione europea. Pareggio, nel turno di Poule Salvezza appena concluso, anche nella sfida tra Pomigliano e Milan (2-2), mentre il Como si aggiudica 3-1 il match con la Sampdoria.

La prima uscita da Campione d’Italia per la Roma di Spugna si traduce nel 21° successo nella Serie A eBay 23/24. Le giallorosse di Spugna, accolte dagli appalusi del Ricci (sugli spalti anche il ct della Nazionale Soncin) e omaggiate con il passillo de honor dalle giocatrici del Sassuolo, centrano un’altra vittoria, che consente loro di salire a 64 punti e distanziare ulteriormente le inseguitrici.

Le capitoline, nonostante il secondo Tricolore cucito sul petto, hanno lo stesso atteggiamento di sempre: approccio determinato e punteggio sbloccato dopo soli cinque minuti - erroraccio in uscita di Jane, Giacinti ruba palla e non sbaglia a tu per tu con Durand. L’attaccante azzurra si ripete sei minuti più tardi, quando sfrutta con una grande girata il suggerimento di Viens (traversa e gol per la numero nove giallorossa). Le padrone di casa accusano il colpo e al 19’ incassano il tris: inserimento puntuale di Giugliano in mezzo all’area e 10° centro nel campionato in corso per la regista. Al 23’ le neroverdi accorciano le distanze con Clelland: collo esterno preciso della scozzese (imbeccata da Sabatino) e Ceasar battuta.

La partita è vivacissima ma la prima frazione di gara si chiude con lo stesso parziale, anche se nel recupero la traversa nega a Prugna la rete del 2-3. Sono invece le giallorosse, all’inizio del secondo tempo, ad arrotondare ulteriormente il punteggio: ripartenza fulminea delle capitoline, Giacinti serve Glionna e l’ala esterna della Roma prende bene la mira realizzando il poker. Terzo gol per la classe ’99 (al rientro dall’infortunio) nel torneo 23/24, che non andava a bersaglio dallo scorso novembre. Le due formazioni in campo al Ricci non rinunciano ad attaccare e nell’ultima mezz’ora succede di tutto: al 60’ arriva il 2-4 firmato da Sabatino, rapida a respingere in porta il gran tiro dalla distanza di Clelland, prima parato e deviato sulla traversa da Ceasar; due minuti dopo risponde Viens, che conquista palla e non lascia scampo a Durand con una conclusione centrale ma molto potente. Al 75’ un eurogol di Kullashi dal limite dell’area vale il 3-5 per le neroverdi, che un minuto dopo segnano ancora con Clelland (colpo di testa sul bell’assist di Kullashi). Le emiliane spingono per agguantare il pari e al 77’ il punteggio si porta sul 5-5: attacco vincente di Monterubbiano al portiere giallorosso e clamorosa rimonta della squadra di Piovani. Le neo campionesse d’Italia però non ci stanno e all’80’ siglano il definitivo 6-5 con Feiersinger, che trafigge Durand con un destro all’angolino imprendibile. Il Sassuolo ci prova fino all’ultimo e allo scoccare del 90' centra anche un palo con Mihelic, ma al triplice fischio festeggia la Roma, che conquista il 21° successo in 23 gare giocate. Il risultato del Ricci entra però nella storia: nell’era dei tre punti a vittoria infatti (dal 1995/96), solo una volta in precedenza era accaduto che due squadre segnassero almeno cinque gol a testa in una singola gara nel massimo campionato - il 27 gennaio 2001, nella gara tra Gravina Catania e AGSM Verona (5-5).

Partita altrettanto movimentata, seppur con “soli” quattro gol realizzati, anche quella andata in scena alle 12.30 tra Inter e Fiorentina all’Arena Civica di Milano. La sfida si accende già nei primi minuti, con la formazione toscana a caccia dei tre punti che le garantirebbero i preliminari della prossima Women’s Champions League; le padrone di casa però scendono in campo galvanizzate dal 2-0 sulla Juventus nel turno precedente e con la voglia di tornare a vincere davanti al proprio pubblico (l’ultimo successo interno è infatti quello del 20 gennaio con la Roma). Sono proprio Alborghetti e compagne a sbloccare il parziale: al 40' Hammarlund atterra Bonfantini nella propria area e l’arbitro assegna il calcio di rigore alle milanesi. Dal dischetto non sbaglia Magull, che firma il suo ottavo gol in Serie A e diventa la miglior marcatrice stagionale del club.

Dopo il vantaggio l’Inter acquista fiducia e a inizio ripresa arriva il raddoppio: galoppata di Polli che approfitta di un’incertezza della linea del centrocampo viola, palla in mezzo per Bonfantini e tap-in della 11 nerazzurra, che dopo essersi procurata il penalty a fine primo tempo si premia con un gol nel secondo. La reazione delle toscane è immediata: al 50’ Severini batte Cetinja con un gran destro da fuori area e accorcia le distanze. L’1-2 delle undici di de la Fuente innesca la controreazione della squadra di Guarino, che torna a spingere in avanti con determinazione. Sfiorano il tris, nella successiva mezz’ora di gara, due volte Polli nella stessa azione (doppia parata clamorosa di Baldi), Bonfantini al 78’ (ancora decisiva Baldi sul diagonale dell’avversaria), e all’89’ Magull e Jelcic - anche in questo caso il portiere della Viola risponde presente con due interventi in sequenza da incorniciare. Le padrone di casa non solo vedono sfumare svariati tentativi offensivi, ma nel finale subiscono anche la beffa del pareggio: al 95’ infatti Pedersen atterra in modo irregolare Longo nella propria area piccola, concedendo alle ospiti una preziosa chance dal dischetto.

Vero Boquete non la spreca e festeggia un gol che vale molto più del risultato sul campo: con la sconfitta del Sassuolo è infatti blindato il terzo posto in classifica della formazione toscana, che diventa così, dopo Roma e Juventus, la terza a staccare il pass per l’Europa.

Ancora prematuro invece parlare di verdetti nella parte bassa della classifica: i due match di Poule Salvezza si chiudono infatti con un pareggio tra Pomigliano e Milan (risultato che tiene ancora in corsa le granata nella lotta per non retrocedere direttamente) e una vittoria del Como ai danni della Sampdoria, in uno scontro che però non mette nulla in palio in termini di obbiettivi stagionali. All’Amerigo Liguori partono forte le rossonere, che dopo cinque minuti si portano avanti con Mesjasz: cross di Rubio dalla bandierina e colpo di testa vincente della polacca alle spalle di Gavillet. Le undici di Corti vanno subito a caccia del raddoppio, che sfiorano al minuto 8 con Ijeh, ma questa volta l’istinto del portiere granata nega la gioia del gol all’attaccante svedese. Le offensive delle padrone di casa non incidono e poco prima dell’intervallo le ospiti vanno di nuovo vicino al 2-0 (sinistro di Guagni da dentro l’area e intervento in allungo dell’estremo difensore rivale). Il raddoppio del Diavolo si concretizza al 52’ e porta ancora la firma di Mesjasz, a bersaglio come nel primo tempo su calcio d’angolo e di testa, ma questa su assist di di Cernoia. Il match sembra in discesa per le milanesi, ma negli ultimi 20’ la squadra di Carannante insiste e alla fine trova la rimonta e un punto preziosissimo in chiave salvezza. La prima delle due reti arriva al 73’: cross di Ferrario, sponda di Nambi per Szymanowski e secondo gol di fila per l’argentina dopo quello in casa della Sampdoria di sabato. Al minuto 88 la numero 17 del Pomigliano confeziona l’assist a Rabot per il 2-2, che la francese classe 2000 sigla con un potente e preciso destro dalla distanza.

Al triplice fischio festeggiano le campane, che si portano a -3 dal Napoli (di riposto in questo turno infrasettimanale) e tengono vive le speranze di agguantare il penultimo posto e giocare i Playoff.

Vince infine 3-1, nella giornata appena terminata, il Como di Maccoppi, che sconfigge la Sampdoria per la quarta volta in Serie A. Allo stadio Ferruccio la prima occasione da gol, al 6’, è delle padrone di casa, che vedono sfumare il vantaggio per un intervento provvidenziale di Pisani (decisiva sul tacco di Kaján dall’interno dell’area blucerchiata). Le lariane ci provano poco dopo con Karlernäs, imbeccata da Kaján, ma la centrocampista non inquadra di testa lo specchio della porta. La rete delle lariane è nell’aria però e si concretizza al 16': Karresmaa atterra Martinovic ed è calcio di rigore per il direttore di gara. Freddissima Kaján dagli undici metri, che incrocia il tiro e porta avanti le compagne. Monologo Como nella prima frazione, che comunque si chiude con un solo gol. Il raddoppio arriva a inizio ripresa con Karlernäs, protagonista di un’efficace incursione prima del colpo di testa vincente dopo la deviazione di Schatzer. Le doriane accorciano le distanze nel giro di 60 secondi con Baldi, che finalizza a perfezione il cross di Giordano da destra e rimette in partita la Sampdoria. Le liguri provano a sfruttare l’iniezione di fiducia derivata dall’1-2 e al 63’ centrano una traversa con DellaPeruta, dopo l’intervento miracoloso di Korenciova. Il rischio corso però riaccende le trame offensive di Lipman e compagne, che al minuto 69, nel momento migliore delle avversarie, trovano il colpo del ko: cross morbido di Martinovic sul secondo palo, Karlernäs prende il tempo a Heroum e schiaccia in rete il pallone, siglando la sua prima doppietta in Serie A. Il Como consolida il secondo posto nella mini classifica dei Poule Salvezza con 29 punti collezionati, meno solo del Milan, che lo precede a 34.