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"Premio Ghirelli": le premiazioni

mercoledì 20 marzo 2013

Milano, 20 marzo 2013 - Il calcio è sicuramente lo sport con il maggior seguito popolare nel mondo, quello che produce i ricavi più ampi in termini economici, ma è anche lo sport che ha l’impatto più forte sulla produzione letteraria. Ne è conferma l’interesse che ha suscitato la seconda edizione del premio nazionale letteratura del calcio “Antonio Ghirelli" celebrato oggi a Milano presso la “Sala Montanelli” nella sede di RCS, alla presenza del Presidente della Figc Giancarlo Abete e del Direttore de ‘La Gazzetta dello Sport’ Andrea Monti. Il premio, intitolato ad un giornalista di razza, vero amante dello sport e uomo di cultura, è stato promosso dalla FIGC in collaborazione con la Fondazione Museo del Calcio ed è riservato alle opere pubblicate in lingua italiana su tematiche legate al football.

“Vogliamo ricordare attraverso questo premio Antonio Ghirelli con ammirazione per la sua carriera e con affetto per il modo in cui ti faceva sempre sentire un suo amico” ha ribadito nel suo intervento conclusivo Giancarlo Abete, che ha poi sottolineato come sia “importante tenere aperto un collegamento tra il calcio e la cultura”. Un’attività che la Figc svolge con particolare impegno, accanto alla politica sportiva, “perché, attraverso questa iniziativa, così come con il Report Calcio (ufficializzata la presentazione dell’edizione 2013 il 4 aprile ndr), il Bilancio Sociale e l’attività di Vivo Azzurro, ribadiamo la necessità di indicare  dei punti di riferimento, che ci permettano di monitorare il calcio nella sua globalità, verificarne le criticità ed al tempo stesso i risvolti positivi”. Presenti in sala numerosi rappresentanti del calcio italiano: il direttore generale della Figc Antonello Valentini, il Presidente del Club Italia Demetrio Albertini, il Presidente della Lega Pro Mario Macalli, gli amministratori delegati della Lega di A e della Lega di B Marco Brunelli e Paolo Bedin, e quelli di Juventus e Milan Giuseppe Marotta e Adriano Galliani. In rappresentanza di RCS Sport è intervenuto il Direttore Commerciale Lorenzo Giorgetti.

 

Molto autorevole il novero delle opere premiate, scelte da una Giuria presieduta da Paolo Garimberti, composta da Andrea Rogg, Arrigo Sacchi, Marco Vitale e Alessandro Vocalelli e coordinata da Michele Uva, Direttore del Centro Studi e Iniziative speciali della Federcalcio. Nella “Saggistica” (56 opere in concorso), la scelta della Giuria si è indirizzata su “La piramide rovesciata”, una descrizione dettagliata dell’evoluzione dei sistemi di gioco firmata da Jonathan Wilson, giornalista inglese del “Guardian”, che accompagna l’analisi tattica e il passaggio dal 2-3-5 a moduli ben più difensivi al racconto del vissuto di alcuni tra i più grandi tecnici della storia del calcio. Nel suo intervento, l’autore ha ricordato come fin dalle prime partite passate alla storia, come Scozia – Inghilterra del 1884 la strategia fosse al centro del gioco.

Nella sezione “Economia & Management” (6) si è imposto “Il pallone non entra mai per caso”, il metodo Barcellona raccontato da uno degli artefici dei successi blaugrana, Ferran Soriano, ex vicepresidente del club catalano ed oggi amministratore delegato del Manchester City. Molto interessante l’analisi dell’ex dirigente catalano sulla necessità di costruire in casa i propri campioni: “Nel 2003 – ha dichiarato Soriano - abbiamo fatto uno studio per capire quanto ci costava un giocatore della prima squadra cresciuto da noi: il costo medio era di 2 milioni di euro, una cifra con cui non acquisti nessun giocatore di livello in giro”. E ancora: “Da noi al Barcellona far giocare tutte le squadre dai 5 anni in su con lo stesso modulo vuol dire far capire la cultura del club; è facile a dirsi, ma difficile a farsi.” E poi l’analisi più prettamente economica: “Oggi è impossibile vincere e soprattutto ripetersi se un club non ha sostenibilità finanziaria”.
Infine, per la categoria “Tecnica e studi specializzati” (15), il premio va a “Le lesioni muscolari” con cui Gian Nicola Bisciotti descrive le cause degli infortuni muscolari ed i processi di riparazione tissutale. “Sono felice di aver dato il mio contributo – ha detto l’autore, che ha accennato anche ad un nuovo studio sui fattori genetici che predisporrebbero alle lesioni tendinee – affinché la medicina sportiva prenda un ruolo importante all’interno del calcio professionistico”.

 

Assegnate, inoltre, alcune menzioni speciali. “Il Paron. Nereo Rocco nelle testimonianze di calciatori, amici e avversari” in cui Gabriele Moroni, nel centenario della nascita del mitico allenatore del Milan degli anni ’60 e ’70, ne racconta inediti e divertenti retroscena grazie ai racconti di calciatori, avversari e amici; “Pallone Criminale”, un’indagine firmata da Simone Di Meo e Giuseppe Ferraris sulle scommesse illecite nel calcio, i legami con la malavita, il doping ed i rapporti pericolosi con una parte del mondo ultras; “La gestione delle società sportive nell’era del calcio business”, l’analisi di Giuseppe Febbo e Nicla Cervacchiola sulla gestione moderna di un club calcistico, dagli aspetti giuridico-sportivi a quelli economico-aziendali, con particolare attenzione a bilanci e fiscalità specifica; infine, “L’allenamento fisico nel calcio”, il manuale di Ferretto Ferretti sulla metodologia di allenamento in tutte le categorie, che è anche libro di testo ai Corsi Allenatore di Coverciano.
Agli autori si è rivolto Guido Ghirelli, figlio del compianto Antonio: “Vedo che ci sono molti giovani, abbiate passione di scrivere, come e più di mio padre”.
Prima della conclusione, Abete ha poi colto l’occasione per fare i suoi auguri a Azeglio Vicini, che oggi compie 80 anni: “Ha segnato da allenatore prima e dirigente poi un lungo percorso nella Figc, con stile e signorilità”.

 

Tutte le opere che hanno preso parte al premio  entrano a far parte del patrimonio bibliografico della Figc nel catalogo online “Calcio e-Library” (http://biblioteca.figc.it).

Clicca qui per scaricare la sintesi delle opere vincitrici.