Fan Match: Inghilterra-Italia 4-9, una storia di fair play...
giovedì 29 marzo 2018
Londra, 27 marzo: è il giorno della gara amichevole tra Inghilterra e Italia che alle ore 20 si affrontano nel celebre stadio di Wembley. Cinque ore prima, sempre nella capitale londinese, è in programma il fan match tra i tifosi delle due Nazionali, nel moderno e funzionale impianto del Paddington Recreation Ground. È la seconda gara in trasferta per la Nazionale dei tifosi, dopo quella dello scorso anno disputata ad Amsterdam contro l’Olanda, la quinta in totale da quando la squadra è stata creata.. Nonostante qualche defezione dell’ultimo minuto sono ben 16 i tifosi azzurri che hanno risposto alla convocazione. Dieci provenienti dall’Italia (con o senza famiglie al seguito, per qualche giorno di vacanza oppure solo per indossare la maglia azzurra), quattro nostri connazionali residenti a Londra e due provenienti dalla Germania: “L’Italia chiamò – ha scritto uno dei partecipanti nella chat di gruppo normalmente creata a ridosso della partita per le comunicazioni di servizio – e noi siamo arrivati!”. Questa volta, per cementare ancora di più la squadra e preparare al meglio la partita, nella sera di vigilia della gara va in scena una riunione tecnica sui generis: gran parte dei partecipanti si ritrova seduto al tavolo di un pub inglese per cenare e ricevere le indicazioni dell’allenatore. Il clima è buono, positivo e si attende con ansia il momento di scendere in campo per affrontare una delle nazionali più forti del panorama europeo. La mattina della partita succede però l’imprevedibile. Il responsabile del fan club dell’Inghilterra avvisa il suo omologo della FIGC che lo zoccolo duro di 8 calciatori della loro squadra, proveniente da una città a sud della capitale, a causa di un problema dell’ultima ora legato al mezzo di trasporto da utilizzare per raggiungere Londra, non potrà più essere presente. Così a poche ore dalla partita, la squadra inglese è formata solo da cinque calciatori. Si cerca in ogni modo di recuperare altri tifosi, ma tutti i tentativi risultano vani. Avvisati dell’imprevisto sempre attraverso la chat, i tifosi azzurri non si perdono d’animo. La voglia di giocare è tanta e non capita spesso di farlo in terra straniera. “Io mi metto a disposizione per giocare con gli inglesi – un messaggio di un tifoso azzurro in chat – basta che mi fate cantare l’inno italiano prima della partita!”. E ancora: “Nessun problema – risponde un altro tifoso – possiamo dargli noi qualche giocatore dei nostri per completare le squadre” prima di chiudere con un po’ di ironia: “Basta che qualche autogol lo facciano!”. Nel pre-partita ci si conosce, si scambia qualche battuta e si decide molto velocemente di prestare alcuni giocatori italiani alla squadra inglese: il compromesso è che quelli che indosseranno la casacca bianca nel primo tempo, disputeranno il secondo con la maglia dell’Italia, sostituiti da altri che vestiranno quella inglese nella ripresa. Dopo qualche minuto di assestamento, la partita entra nel vivo. Tutti si impegnano, a prescindere dalla maglia indossata e danno vita a uno scoppiettante primo tempo che termina 4 a 4, con addirittura due segnature della nazionale inglese realizzate dai “nostri” tra cui, ironia della sorte, un autogol proprio a sfavore degli Azzurri... Nell’intervallo si provvede al cambio programmato dei calciatori, ma c’è anche chi decide di rimanere a giocare con la squadra inglese: “Io resto con loro – dice uno dei tifosi azzurri – ormai ci siamo affiatati”. E così inizia la ripresa nella quale la squadra azzurra prende il sopravvento su quella avversaria siglando altre cinque reti che fissano il risultato finale sul 9-4 per l’Italia. C’è soddisfazione tra tutti i partecipanti per il bel pomeriggio trascorso nel quale, alla felicità per la vittoria, si aggiunge la consapevolezza di avere vissuto una bella esperienza. Titoli di coda con la classica foto finale di gruppo e la promessa di organizzare in futuro nuovamente la sfida, magari in Italia e con le squadre al completo. Chiusura dedicata alle riflessioni post partita, sempre sulla solita chat: “Grazie ancora per l’opportunità e grazie a tutti, è stato un piacere giocare con voi” scrive Claudio, “Bella giornata comunque” gli fa eco Gaetano, fino all’esordiente Angelico: “Per me è stata la prima volta e mi sono trovato benissimo, non vedo l’ora di disputare i prossimi incontri”. Il succo della giornata e di questa esperienza lo descrive al meglio Roberto: “Abbiamo dimostrato che il calcio è uno sport fantastico, a prescindere dai colori della maglia che si indossa visto che molti di noi hanno indossato quella degli avversari!”.