Raymond Goethals re di Coverciano: la prima Panchina d’oro all’allenatore del Marsiglia
Il tecnico belga ha quindi tenuto delle lezioni alla Scuola Allenatori federale. Panchina d’argento a Boskov, Petrovic e Crujiffvenerdì 21 giugno 1991
Raymond Goethals, l’allenatore del Marsiglia che solo alla lotteria dei calci di rigore si è arreso alla Stella Rossa di Belgrado nell’ultimo atto della Coppa dei Campioni poco meno di un mese fa, è il vincitore della Panchina d’oro. È lui il prescelto di questo riconoscimento del Settore Tecnico, precedendo nelle preferenze i tecnici di Sampdoria, Barcellona e – proprio – Stella Rossa, Boskov, Crujiff e Petrovic, insigniti tutti e tre con la Panchina d’argento.
L’allenatore del Marsiglia campione di Francia non ha vinto ‘soltanto’ la prima Panchina d’oro, ma ha ottenuto molto di più: ha conquistato la stima e la simpatia dei dirigenti, dei tecnici e dei giornalisti presenti a Coverciano. Prima in aula e quindi sul campo, Goethals ha dimostrato di essere innanzitutto un allenatore preparato nelle sue lezioni, poi un grandissimo personaggio, un autentico ‘showman’, cosa che nel calcio moderno non guasta.
La motivazione del premio. A differenza degli altri candidati, Goethals ha assunto la responsabilità tecnica della squadra a stagione in corso. Come primo e non facile compito si è trovato a dover gestire da un lato la nostalgia di alcuni giocatori per Gili, l’allenatore dell’anno precedente, dall’altro l’insofferenza nei confronti del tecnico subentrato in estate, il neo campione del mondo Franz Beckenbauer. Dovendo per di più fare i conti con un presidente generoso e disponibile ma anche straripante come Bernard Tapiee e con la presenza nello staff societario di un consigliere tecnico come Michel Hidalgo. Goethals ha ristrutturato la squadra varando una formula tattica nuova in cui la naturale ‘verve’ del calcio francese è stata messa al servizio della più rigorosa disciplina tattica tipica della scuola belga.