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BENEVENTO, ITALY - NOVEMBER 08: Daniela Sabatino of Italy women celebrates the 4-0 goal during the UEFA Women's Euros 2021 Qualifier match between Italy Women v Georgia Women on November 08, 2019 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
‘Maschile e femminile: l’incontro nell’evoluzione delle strutture e delle funzioni di una società calcistica’ è il titolo della tesi con cui Elisabet Spina si è diplomata al corso per ‘Direttore Sportivo che si è svolto a Coverciano nell’autunno 2019.
Il testo analizza come si stia sviluppando in Italia il calcio femminile all’interno dei club professionistici, mostrando come stiano evolvendo le strutture e indicando anche punti critici da superare, per permettere al comparto calcistico femminile una migliore possibilità di manovra.
La tesi è una sorta di ‘vademecum’ scritto da un'insider come Elisabet Spina – attuale Responsabile del settore femminile del Milan - che vuole indicare a tutti i professionisti che decidessero di cercare un’esperienza lavorativa nel mondo del calcio femminile, quale sia al momento la situazione nel settore: dal lato più prettamente giuridico alle strutture interne nei vari club professionistici.
Riassumendo in poche frasi tutto il lavoro - utilizzando le stesse parole scritte dall’autrice nella conclusione della sua tesi - "L’apertura da parte di società professionistiche maschili, al calcio femminile, è stato un traguardo di fondamentale importanza che ha permesso una crescita esponenziale di tutto il movimento. Ma per poter sostenere al meglio ulteriormente questo percorso è necessario che a tutti i livelli aziendali ci sia consapevolezza su norme, specificità e contraddizioni che oggi fanno parte del calcio femminile".
L’AUTRICE
Elisabet Spina è l’attuale ‘Responsabile del settore femminile e Responsabile del progetto Academy ed Area ricerca e sviluppo del settore giovanile’ del Milan, diplomatasi a Coverciano all’ultimo corso per ‘Direttore Sportivo’ e abilitata anche come allenatrice professionista: nella storia della Scuola Allenatori, è stata la prima donna - nel 2016 - ad ottenere l’abilitazione UEFA A con il massimo dei voti, 110 su 110.