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Il rientro in gara, tra ottimizzazione della performance e il rischio di infortuni
In un articolo, il responsabile del Laboratorio di Metodologia dell’allenamento, Carlo Castagna, ha analizzato le problematiche derivanti dal lungo periodo di inattivitàlunedì 25 maggio 2020
![Il rientro in gara, tra ottimizzazione della performance e il rischio di infortuni](/media/121389/775429067si00083_bosnia_and.jpg?center=0.52352941176470591,0.4735202492211838&mode=crop&width=730&height=358&rnd=132682919270000000)
In alcuni Paesi il ritorno alle partite ufficiali è già avvenuto, mentre in altri Stati ci si sta preparando al rientro. Ma al di là delle problematiche strettamente connesse con l’emergenza sanitaria da Covid-19, quali sono i rischi per i giocatori? Perché dopo un lungo periodo di quarantena, in cui le attività fisiche sono state fortemente ridotte se non del tutto annullate, i calciatori adesso dovranno tornare ad allenarsi e prepararsi ad un intenso periodo di attività, che potrebbe prevedere un fitto calendario di appuntamenti per portare la stagione alla sua conclusione.
Questa tematica è stata analizzata dal responsabile del ‘Laboratorio di Metodologia dell’allenamento e biomeccanica applicata al calcio’ del Settore Tecnico della FIGC, Carlo Castagna - insieme a studiosi come Magni Mohr, George P. Nassis, Joao Brito, Morten B. Randers, Dan Parnell e Peter Krustrup – in un saggio dal titolo ‘Return to elite football after the COVID-19 lockdown’. L’articolo, pubblicato sulla rivista scientifica ‘Managing Sport and Leisure’, vuole dare un quadro complessivo di quello che è il ritorno all’attività fisica, tra la necessità di ottimizzare i risultati e il rischio di infortuni derivante da un lungo periodo di stop; perché, come viene evidenziato dagli autori, “La crisi del Covid-19 e le sue conseguenze hanno creato molte sfide per l’ecosistema del calcio professionistico, incluso un ritorno ottimale e sicuro nei tornei più competitivi”.