Sfida in famiglia tra top player
Una finale dal sapore speciale per Alessandro Canale nel torneo "1 on 1" della FIFA 20 special eChallenge. Perché l'avversario da battere era suo fratello Federicovenerdì 3 luglio 2020
Quasi non ci crede ancora Alessandro Canale, appena 15 anni, romano, appassionato di videogiochi e tifoso della Roma; ed invece, il titolo di campione della FIFA special eChallenge nel torneo “1 on 1” è suo. Una sfida al cardiopalma combattuta fino all'ultimo colpo di joypad, ma soprattutto una finale dal sapore speciale perché l’avversario da superare era suo fratello Federico. Una sorta di “derby” in famiglia per entrambi i ragazzi che vestono la maglia degli Insuperabili Reset Academy, vissuto tra tanto divertimento e sana competizione, come ci raccontano durante questa bella chiacchierata insieme.
Alessandro e la finale. Ci racconti come l’hai vissuta?
“Ero molto concentrato e ho cercato di rimanere il più calmo possibile. La sera prima avevo giocato fino a tardi per allenarmi e sono sceso in campo determinato. È stata una finale appassionante e riuscire a vincere contro mio fratello, che è anche più grande di me, è stato ancora più bello. Al termine della sfida mi sono complimentato con lui e ora mi godo il titolo di campione”.
A chi dedichi la vittoria?
“Sinceramente, a me stesso perché me la sono meritata. Non voglio sembrare presuntuoso, ma mi sono allenato molto e giocare alla Play è una mia passione”.
Quante ore al giorno ti alleni?
“Molte ore, soprattutto in estate, quando ho più tempo per giocare anche con i miei amici. Organizziamo molte partite insieme e il tempo passa velocemente”.
Hai un portafortuna?
“Il mio cane che si chiama Macchia. Quando gioco e durante il torneo è sempre accanto a me”.
Sei molto giovane, ma già un player esperto. Che consiglio daresti a chi ha appena cominciato a giocare?
“Credo che il segreto sia restare calmi durante le partite per approfittare di ogni piccolo passo falso dell’ avversario e poi tanto allenamento”.
Federico Canale invece ha 22 anni, studia Giurisprudenza ed è appassionato di calcio. Ama giocare a FIFA e si è allenato molto durante la quarantena giocando sia da solo che con alcuni compagni di squadra.
“Sinceramente il giorno della finale ero molto emozionato – ci racconta – e sapevo che non sarebbe stata una sfida facile. Ho cercato di mantenere la concentrazione e di non innervosirmi come mi capita ogni tanto. Il torneo è stato bellissimo e ci tenevo a fare bene. Durante la partita ho cercato di rimanere calmo sfruttando magari qualche punto debole di mio fratello”.
Tipo?
“Lui gioca molte più ore di me durante il giorno e questo è un vantaggio, ovviamente; ma per esempio la sera prima della finale aveva fatto molto tardi per allenarsi e ho sperato fosse un po’ stanco! Scherzi a parte, Ale è fortissimo ed è stata una partita molto intensa. Ha vinto meritatamente e subito dopo la vittoria mi sono complimentato con lui. È molto più piccolo di me, ma sembra un top player. È stata una bella sfida in famiglia”.
Com'è nata la tua passione?
“Ho iniziato da piccolo e prima giocavo davvero tante ore. Adesso tra il lavoro e la scuola ho meno tempo a disposizione, ma in genere mi alleno due o tre ore alla settimana. Gioco con amici e con alcuni compagni di squadra e ci divertiamo tantissimo. È un bel modo di condividere una passione insieme ad altre persone”.
Ultima domanda: che consiglio daresti a chi ha appena cominciato a giocare?
“Sicuramente di farsi consigliare qualche piccolo 'trucco' da chi è più esperto e bravo, ma per me la cosa fondamentale è quella di riuscire a mantenere la calma durante le partite. A volte mi innervosisco nel corso di una partita e questo può diventare un vantaggio per l’avversario, quindi direi calma e sangue freddo!”.
Complimenti ragazzi!