Se n'è andato all'improvviso, ad appena 29 anni: la scomparsa di Roberto Jelaca, ex calciatore della Nuova Arlecchino Livorno (storico club della DCPS), avvenuta mercoledì 26 febbraio, ha lasciato tutti sgomenti. "Un ragazzo gentile, educato, estremamente buono". Così lo ricorda Natascia Lombardi, presidente della Nuova Arlecchino: "Non sono parole di circostanza - aggiunge -, lui era proprio così. Ed è davvero difficile accettare che non ci sia più".

Roberto ha giocato con il club livornese dal 2016 al 2020, nel ruolo di portiere. "Nel 2018 - racconta la presidente Lombardi - è stato, tra l'altro, uno dei protagonisti della nostra vittoria del titolo nazionale di Quarta Categoria, il campionato riservato ai calciatori con disabilità cognitivo-reazionali che c'era prima della nascita della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC".

Poi, due anni più tardi, la decisione di smettere: "Ha preferito così - conclude Lombardi - perché, tra partite e allenamenti, non riusciva a gestire al meglio i vari impegni: si era trovato anche un buon lavoro. Eravamo comunque rimasti in contatto: con la consueta gentilezza, mi telefonava per farmi sapere come stava".

I funerali si sono svolti questa mattina a Livorno. Al cordoglio dei familiari (in particolare della mamma Ivana), degli amici, e di tutto il mondo del calcio paralimpico e sperimentale, si uniscono il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, il presidente della DCPS, Franco Carraro, il segretario generale della FIGC, Marco Brunelli, e il Responsabile nazionale della DCPS, Giovanni Sacripante.