Le 'Insuperabili Women', prima squadra tutta al femminile della DCPS: "Le ragazze stanno facendo progressi enormi"
Una storia bellissima: 15 calciatrici, provenienti da varie regioni italiane, che da questa stagione partecipano alla nostra Competizione nazionale in Piemontegiovedì 15 febbraio 2024
La parola 'insuperabile' dà già un'idea precisa della questione, perché in effetti l'aver creato una squadra composta tutta da calciatrici è un 'traguardo' che non può essere superato. Al massimo, si può eguagliare. Premessa doverosa: gli Insuperabili sono una realtà importantissima per la diffusione e la promozione della pratica sportiva da parte delle persone disabili. Hanno 19 sedi in tutto il territorio nazionale e partecipano con ben 13 squadre (5 in Piemonte, 3 in Liguria, 2 in Lombardia e una in Campania, Lazio e Sicilia) alla Competizione nazionale della DCPS.
Una di queste è, appunto, la 'Insuperabili Women', che a partire da questa stagione è iscritta al Terzo Livello (girone A) del Piemonte-Valle d'Aosta. L'annuncio della nascita della squadra fu fatto - non a caso - l'8 marzo 2023, nella Giornata internazionale della donna. E i mesi seguenti sono serviti a mettere a punto il tutto: "Abbiamo cominciato a fare delle selezioni attraverso dei raduni interni - ci racconta Andrea Bagnato, team manager e coordinatore dell'area sportiva degli Insuperabili - e poi, per fare un primo test probante, abbiamo fatto partecipare le ragazze a una trasferta in Spagna, a Valencia, insieme ad altre tre nostre squadre".
Il test è andato bene, e dunque è stato fatto il grande passo dell'iscrizione alla DCPS, con un team di 15 calciatrici provenienti da varie città d'Italia. Per la precisione, da Roma, Firenze, Genova, Torino e Ivrea. Aggregata al gruppo c'è anche una ragazza di Catanzaro, che si muove su una sedia a rotelle: non gioca le partite, ma fa parte comunque della squadra.
"È stato tutto davvero molto veloce - dice Greta Brullo, psicologa e componente dello staff tecnico del team - e non nego che all'inizio qualche dubbio lo avevamo, non foss'altro che per la questione della disparità fisica: ci misuriamo infatti con squadre composte totalmente, o quasi, da atleti maschi. Beh, i dubbi ce li hanno tolti le ragazze, con il loro entusiasmo e la loro voglia di giocare e di fare gruppo".
Anche lo staff tecnico di cui fa parte Greta è tutto al femminile: "Siamo in cinque: io vengo da Genova, mentre due colleghe sono di Roma, una di Rovetta, in provincia di Bergamo, e una di Firenze. Abbiamo un'ottima organizzazione interna che ci permette di gestire un gruppo composito, con persone che arrivano da tante città diverse. Rispetto a quando abbiamo cominciato stiamo facendo progressi enormi, oltre ogni aspettativa".
E, al di là di risultati, delle vittorie o delle sconfitte, il percorso all'interno del torneo del Piemonte-Valle d'Aosta è comunque ricco di soddisfazioni: "Stiamo lavorando molto su come reagire alle difficoltà - aggiunge Greta - e sull'accettazione dell'errore, sull'aiutarsi a vicenda. Noi dello staff facciamo vari team building proprio per valutare ogni aspetto di questa stupenda esperienza. Di fondo, vogliamo far emergere la parte ludica del calcio, alleggerendo ogni tipo di pressione sulle calciatrici. Stiamo costruendo un gruppo di amiche, prima che di atlete".